L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome









TitoloL'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
AutoreAlice Basso
N° pagine -271
Data pubblicazione - 14 maggio 2015
EditoreGarzanti
Collana: Narratori moderni
ISBN-13:  978-8811688303




LA TRAMA
Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora.
Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.
E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione. Perché un'autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. C'è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.
Come nel più classico dei romanzi, Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c'è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo: dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.

RECENSIONE
Lo so, arrivo tardi. Quest’estate leggevo un gran bene di questo libro, tanto da convincermi a scaricarlo. Da allora alberga nel mio e-reader ignorato bellamente. Anche perché, come ormai buona parte dei lettori, snobbo i libri che contengono nel loro titolo le parole “libro” “biblioteca” “libreria” “scrittore”.   
Quando ho deciso di iscrivermi alla famigerata challenge LGS (sì, sempre loro), ho visto tra gli obiettivi “un libro che sia un esordio letterario” e ho colto la palla al balzo. E ho maledetto quel balzo così tardivo. Perché questo è un libro che si legge con molto piacere e che lascia il sorriso sulle labbra anche quando l’hai chiuso da un po’.
Come classificare questo libro? Un romanzo di formazione, una storia romantica, un giallo?  Secondo me, questo libro è Vani. E basta. Qui è protagonista di una storia romantica e di un giallo, ma potrebbe essere al centro di qualsiasi altra vicenda che il libro si leggerebbe con lo stesso piacere. Perché Vani è un personaggio fantastico. A me piace paragonarla ad un’ostrica: ruvida e poco piacevole alla vista, all’esterno, ma con un interno morbido che nasconde una piccola ricchezza.  Lei stessa si descrive in tutto il suo splendore quando va a casa di una scrittrice che “parla con gli angeli” per conoscerla: “C’è questa stanza candida come il culo di un neonato, con questa tizia bianca di nome e di fatto che è tutta uno sbrilluccichio di Pace e Amore, e nell’esatto centro ci sono io, che oggi, …., sfoggio il mio abituale look borghese: impermeabile lungo nero, stivali neri, jeans di un nero un po’ più grigio, maglia antracite con vistoso gioiello in pura ferraglia al collo, capello corto con ciuffo fino agli zigomi. Nero anche quello. Oui je suis Vani Sarca. E fra me e Bianca c’è, in sostanza, tutto lo spettro cromatico percepibile dall’occhio umano.”

Vani fa un lavoro un po’ particolare: la ghostwriter, ossia scrive al posto di altri autori quando questi sono bloccati o semplicemente impegnati in altre faccende. E lo fa benissimo, perché riesce ad immedesimarsi completamente nella persona che ha di fronte e a vedere le cose con i suoi occhi. In questo modo riesce a scrivere un saggio di neurochirurgia, passando poi al romanzo dell’anno, una sorta di Forrest Gump letterario, ed infine ad un libro che narra le conversazioni dell’autrice con una schiera di angeli. Sempre senza mai stridere con lo stile dell’autore che deve interpretare. Oltretutto il suo secondo nome è Cassandra.  “E Cassandra è colei che vive ignorata e inascoltata, relegata nell’ombra, ma che ha il dono della profezia, ossia, in senso lato, di saper dire le parole più cruciali, quelle a cui tutti anelerebbero…”
Proprio uno degli autori per cui scrive, Riccardo Randi, l’autore del libro dell’anno, diventerà qualcosa di più di un cliente.
D’altronde come si fa a non innamorarsi di un uomo che come primo regalo ti fa recapitare “un dolcetto a forma di libro. … un piccolo gioiello di pasticceria: base, dorso e copertina superiore di spesso cioccolato fondente e, dentro le pagine fatte di strati di pandispagna e crema.” E che ti descrive con parole appassionate come  “Tu sei la donna più distaccata e cinica che io abbia mai conosciuto. E’ così. Lo sei. Sei acida e sarcastica e lucida e critica e odi tutto e tutti. Ma questa tua capacità di immedesimarti, di vedere le cose con gli occhi delle altre persone, di interpretare il mondo da dentro la loro testa… o il loro cuore. Questa che a te può sembrare una mera abilità professionale, be’, si chiama empatia, sai. E tu puoi fingere con tutte le tue forze che sia il contrario, ma la verità è che fa di te la persona più comprensiva, più tollerante, e persino più clemente, che io abbia mai conosciuto.”
Proprio la sua empatia la porta a collaborare con la polizia nelle indagini sulla sparizione della sua ultima cliente, Bianca, quella che parla con gli angeli. A capo delle indagini c’è il commissario Romeo Berganza, un personaggio che più letterario di così non si può: burbero, trasandato, spettinato, con le occhiaie che arrivano alle ginocchia e corredato persino di impermeabile beige. Berganza con Vani si intende da subito, tanto da chiedere la sua collaborazione in alcune fasi delle indagini.
Le vicende sono narrate da Vani in prima persona; impariamo a conoscerla pian piano attraverso i suoi pensieri e ad una serie di flashback che ci danno una panoramica della sua vita, del rapporto conflittuale con la sua famiglia e in particolare con la sorella Lara che rappresenta tutto ciò che Vani non è: molta apparenza e poca sostanza.  Questo è un altro aspetto che ho colto in questa lettura: il mettere l’accento sull’importanza di non fermarsi alle apparenze.
In conclusione: chi non vorrebbe essere un po’ Vani? Saper interpretare i pensieri di chi si ha di fronte, capire le motivazioni dei loro gesti ed il vissuto che c’è dietro quelle motivazioni. Io sicuramente sì. Ma purtroppo l’unico aspetto in cui riesco ad assomigliarle un pochino , è il tirar fuori qualche battuta sarcastica o ironica al momento giusto, risultando a volte simpaticamente stronza. Direi che è già un bel risultato, se solo me ne fregasse qualcosa.
Lo consiglio vivamente a tutti coloro i quali apprezzano l’ironia e le letture piacevolmente divertenti.
Buona lettura, Stefania
VOTO



Commenti

  1. A me Vani è piaciuta tantissimo! Certo essere come lei sarebbe pure un bel problema: a volte è meglio vivere nella propria beata ignoranza!
    Aspetto con impazienza il secondo libro che mi pare debba uscire a marzo. Un bella scoperta questa Alice Basso non trovi?
    baci dalla tua socia Lea

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    1. Proprio una gran bella scoperta! Ha lo stile che piace a me.
      Aspetto impazientemente marzo per una nuova avventura di Vani e Berganza.
      E ancora una volta i tuoi consigli sono andati a segno!
      Baci sociaaaaaa,
      La TUA Stefi (capito Baba?)

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    2. eh eh eh qui vi mandate i messaggi segreti!!! :-)
      baci a Baba e alla Stefi dalla VOSTRA Lea

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    3. ok...amore libero per tutti! lo scrivo
      lea

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    4. Questa recensione è perfetta. Definire Vani come un'ostrica è stato geniale e mi inchino a cotanta inventiva. Anche io aspetto con impazienza il seguito che finalmente so che arriverà presto.
      Ordunque qui si parla di MIA, TUA, SOCIA, acciderboli per quanto dovrò camminare sui gusci di noce? Ah ah ah ho paura di voi, siete un'acciazione a delinquere e io ho involontariamente acceso una miccia. Tanta tanta paura, ah ah ah
      Baci alle MIE DUE blogger associate tra loro, da un'umile ed esterna lettrice (indifesa) ah ah ah
      Vi lovvo

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    5. Questa recensione è perfetta. Definire Vani come un'ostrica è stato geniale e mi inchino a cotanta inventiva. Anche io aspetto con impazienza il seguito che finalmente so che arriverà presto.
      Ordunque qui si parla di MIA, TUA, SOCIA, acciderboli per quanto dovrò camminare sui gusci di noce? Ah ah ah ho paura di voi, siete un'acciazione a delinquere e io ho involontariamente acceso una miccia. Tanta tanta paura, ah ah ah
      Baci alle MIE DUE blogger associate tra loro, da un'umile ed esterna lettrice (indifesa) ah ah ah
      Vi lovvo

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    6. In quanto ad associazione a delinquere avrei qualcosa da dire... E poi basta con i complimenti che poi mi monto la testa e sboroneggio come la TUA di socia! Ovviamente non arriverò mai ai suoi livelli, perchè LEI è inarrivabile (metti mai che legga questi commenti, mi devo in qualche modo tutelare).
      Baci piccola vittima indifesa!
      Tanto lovvve, Stefy

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  2. Metto anche questo nella "Must Have List"!!! Troppa voglia di conoscere Vani

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  3. Recensione puntuale e interessante. E' normale che la protagonista mi è già un po' antipatica? :)

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    1. Vedrai che poi Vani ti piacerà'. O almeno lo spero. Ciao Lissa.
      Lea

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  4. Nooooooo! Vani antipatica no! È un riccetto spinoso ma simpatico!
    Leggilo e la amerai anche tu!

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Una gradevolissima compagnia durante la scorsa Estiva. Ovviamente, aspetto il seguito. E sì, Vani è un po' antipatica - scontrosa, burbera, arcigna - ma ci piace per quello. A tratti, tutti siamo uguali a lei. ;)

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    1. Scontrosa, antipatica, burbera, arcigna ma diretta, leale e sincera. Magari poco diplomatica. Ma amabile.
      Grazie per aver condiviso il tuo pensiero con noi.
      Ciao da Stefania

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Un pizzico antipatica a me all'inizio lo è stata, la nostra Vani, ma poi l'ho amata! un romanzo molto originale! baci ( a tutte, eh, non vorrei scatenare gelosie) ;)

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  8. Sarà che a me piacciono i personaggi ruvidi fuori e morbidi dentro, ma io l'ho amata da subito. Il bello dei libri!
    Grazie per darci sempre il tuo parere.
    Baci da parte mia e anche di Lea, così stiamo a posto!
    Stefania

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  9. Ho letto da un po' questo libro e ho un piacevole ricordo di Vani.
    Ottima la tua recensione è anch'io trovo che Vani sia "il libro". La storia è molto semplice, solo uno sfondo, ma una scelta voluta dall'autrice per far brillare un'ostrica...ahahah...una stella! Scelta azzeccata visto che Vani ha riscosso un enorme successo. Aspetto il prossimo libro e spero in una storia che sappia sorprendermi un po' di più. A presto :-)

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    1. Io penso che abbia voluto presentare il personaggio per poi farlo diventare un protagonista. Ma anche se non fosse così, va bene uguale!
      Ciao Cuore! Stefania

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  10. Ciao Stefania, mi devo ricredere su questo libro, ne ho sentito parlare così bene ma non mi decido mai a leggerlo! Segnato in wishlist, poi ti faccio sapere! Rosa

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  11. Ce l'ho fra i libri che sono già sul Kindle e attendono di essere letti! Non mi menare! Giuro che lo leggerò molto presto XD

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    1. Hahahaha! No dai non ti meno, non ancora per lo meno. Lo farò se stronchi anche questo. Muhahahahaha!!! Ovviamente scherzo, ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, ed è bello condividerle.
      Comunque leggilo e vedrai che non te ne pentirai. Fammi sapere!
      Ciao da Stefania

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    2. ahahahahaha!!! Mi piace fare la burlona. In realtà non mai menato nessuno, io. Baci Eli!

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  12. Oh no! Ho letto che menate la gente per cui stavo per non scrivere perché io questo libro devo ancora leggerlo!!!! Ho capito, devo rimediare e la recensione che ho appena letto ne è la conferma :) avrete presto mie notizie! Anna

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    1. Tranquilla, non siamo violente. Diciamo che quando un libro ci piace, cerchiamo di essere più convincenti possibile. Troppo, dici?
      Fammi sapere quando lo leggerai, così ti depenno dalla lista "Da menare"! :D
      Ciao Anna!

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