Titolo –La gemella silenziosa
Autore – S.K.Tremayne
Titolo originale - The ice twins
Titolo originale - The ice twins
N° pagine -307
Data pubblicazione – 17 settembre 2015
Editore – Garzanti
ISBN -13: 978-8811688051
TRAMA
Sono uguali in tutto. Solo la loro madre può distinguerle. O forse no.
A Sarah piace il silenzio assoluto della sera che avvolge l’isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente le distingueva: stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quell’isola spersa nel mare di Scozia. Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre si avvicina l’inverno, Kirstie è sempre più strana.
Diventa silenziosa, riflessiva, improvvisamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa. Quando un giorno si scatena una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e sussurra: «Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io». Sarah è devastata e il tarlo dell’errore comincia a torturarle l’anima.
Cos’è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?
RECENSIONE
Sarah e Angus, con le loro perfette e biondissime gemelline Kirstie e Lydia, sono l'incarnazione della famiglia perfetta: un buon lavoro, una bella casa e due bellissime figlie, le Gemelle di ghiaccio, nate nel giorno più freddo dell'anno.
Ma, si sa, la perfezione non è di questo mondo.
Infatti, qualcosa travolge le loro vite: una delle due gemelle precipita da un balcone e muore, lasciando tutti nel dolore più profondo.
Ad un anno di distanza da questo fatto tremendo troviamo una situazione drammaticamente cambiata: Angus ha perso il lavoro, Sarah riesce ad ottenere solo qualche piccolo incarico e a causa di questo stravolgimento economico rischiano di perdere la loro casa; Kirstie, la gemella superstite, ha perso l'esuberanza e l'allegria che l'avevano sempre distinta dalla sorella, più tranquilla e sensibile, diventando sempre più simile a lei.
Proprio questo cambiamento insinua nell'animo di Sarah il dubbio di aver commesso il peggiore degli errori possibili: aver creduto morta la gemella sbagliata.
Per cercare di ritrovare un equilibrio e di rimettere in sesto la loro famiglia, decidono quindi di cambiare radicalmente vita e trasferirsi in un'isoletta privata che Angus ha ereditato dalla nonna.
Stiamo parlando di un thriller psicologico, poteva mai trattarsi di un'isoletta soleggiata al largo delle Hawaii? Ovviamente no! Trattasi di poco più di uno scoglio immerso nel gelo e nella nebbia scozzesi, la cui unica dotazione è una "casa" (esageriamo, dai) che sta cadendo a pezzi.
Armati di buona volontà decidono di abbandonare la loro vecchia vita lanciandosi nell'epica impresa di ricostruire casa e famiglia.
I veri protagonisti di questo libro non sono i componenti di questa disastrata famiglia, ma, innanzitutto, l'isoletta sperduta con le sue atmosfere cupe e il faro che si staglia sullo sfondo, l'unica altra presenza "fisica" vicina a loro; poi l'angoscia che pervade ogni pagina: l'angoscia di una madre che non sa più come rapportarsi alla figlia sopravvissuta, l'angoscia di un padre che vede la madre delle proprie figlie annientarsi e perdere progressivamente lucidità e l'angoscia di una bambina che ha perso la propria metà, la compagna di giochi e scherzi, alla quale era legata come solo i gemelli sanno essere.
Ma la protagonista assoluta è la solitudine: ognuno dei componenti la famiglia è sostanzialmente solo ad affrontare i propri spettri.
La storia si snoda in un alternarsi di situazioni, nelle quali Kirstie diventa Lydia, per poi tornare Kirstie e di nuovo Lydia, in un valzer di rivelazioni inaspettate.
Non so decidere se questo libro mi sia piaciuto o no, forse perché ogni volta che leggo un libro che affronta la perdita di un figlio, tendo a chiudere un po' la porta dell'empatia (non voglio nemmeno immaginare cosa possa significare veramente) e quindi non riesco a godermi a pieno la storia.
Detto questo, "La gemella silenziosa" è un libro ben scritto e capace di tenere incollato il lettore alle proprie pagine fino al colpo di scena finale.
Consigliato agli amanti del thriller psicologico e a chi ha bisogno di passare qualche ora sveglio la notte.
Per i miei limiti ad affrontare questo tema il voto che do è
Buona lettura.
Stefania
Oddio!! I voti! Avete messo i voti! Che belli!!!!
RispondiEliminaSì! Ce l'abbiamo fatta! Timbro di Lea, elaborazione del mio volenteroso maritino e piacere tutto mio!
EliminaBaci, Stefy
Capisco perfettamente il tuo "chiudere l'empatia" nelle storie che narrano la perdita di un figlio... come darti torto?
RispondiEliminaHo amato questo libro per la perfetta unione tra storia narrata e ambientazione scelta!
Belli i voti!!!
Effettivamente la forza di questo libro sta proprio nella fusione di atmosfere, interne ed esterne.
EliminaPurtroppo questo mio limite non mi permette di apprezzare a pieno queste storie: mi era successo anche con "La verita'di Amelia".
Grazie per l'apprezzamento ai voti e per essere passata di qua.
Ciao Dany,
Stefy
L'ho trovato scorrevole, ma non mi ha catturata come credevo. Forse troppo inverosimile, non so. Probabilmente non è il mio genere.
RispondiEliminaCiao Tessa!
EliminaEffettivamente anch'io mi sono ritrovata a pensare che, in una situazione analoga, con l'instabilità mentale nella quale si trova Sarah, non avrei proprio optato per la stamberga in mezzo al fango gelato, ma questo ha contribuito a creare atmosfera e brivido, che in un thriller non devono mancare.
Grazie per lo scambio, Stefania
Effettivamente alcune decisioni che i protagonisti prendono nel libro sono un po' azzardate... Ma resta il fatto che non riuscivo a staccarmi dalla storia! Il finale non mi ha convinto del tutto ma secondo me resta un ottimo thriller.
RispondiEliminaConcordo con te Lisse e ora qualche dubbio sul finale l'hai instillato anche in me! Ma quanto è bello confrontarsi sulle letture?
EliminaCiao da Stefy
Ciao Stefania, io non l'ho ancora letto...non so dire perchè, quando è uscito ho passato pensando che mi sarebbe venuta voglia di leggerlo, ma tutt'ora sono indecisa...nel frattempo lo tengo nel mio e-reader ;)
RispondiEliminaCiao Cuore!
EliminaTienilo da parte per una sera buia e tempestosa ;)
Quando lo leggerai fammi sapere cosa ne pensi, soprattutto del finale: confrontandomi con Lisse ho ipotizzato una seconda chiave di lettura di tutto il libro.
Buon venerdì e buon fine settimana di letture. Grazie di essere passata,
Stefy
Dalla vostra recensione devo dire che mi piace da matti, mi intriga... lo leggerò di sicuro e me lo appunto già ;-)
RispondiEliminaI voti con i nerini sono una figata al cubo, sappiatelo!
RispondiEliminaGrazie Chiara! Alla prossima, Stefi
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EliminaLa gemella silenziosa mette ansia... e manco poca!
RispondiEliminaAltroché! Ma tu ce la puoi fare a reggerla 😉
EliminaBaci da Bacci
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