In
una famiglia quasi perfetta, in una giornata come tante, succede qualcosa di
molto brutto: la figlia più piccola, studentessa modello ed attrice in erba,
non rientra a casa dopo una cena con gli amici ed è subito dramma. Il lettore
intuisce immediatamente che non si tratta di una bravata di un’adolescente, ma
di un fatto di cronaca.
Il
libro si dipana su due diversi piani temporali: un prima e un dopo la scomparsa
di Noemi, la figlia. L’io narrante è la
madre che non si capacita di essere finita in un incubo. La famiglia è formata
da un padre chirurgo e una madre medico sempre molto presi dal proprio lavoro,
genitori assenti, forse colpevolmente assenti, di due gemelli talentuosi e di
una ragazza ancor più talentuosa e forse indecifrabile nella sua essenza di
adolescente che sta diventando donna.
Nel
ripercorrere i giorni precedenti la scomparsa della figlia e quelli
immediatamente successivi la madre scoprirà che non conosceva per nulla i propri
familiari e che tutti nascondevano dei segreti. Il fulcro del libro, il vero
thriller, è quanto le persone, anche e soprattutto quelle a noi più vicine,
corrispondano veramente all’immagine che abbiamo di loro. O quell’immagine non
sarà solo una verità di comodo che ci consente di vivere senza farci troppe
domande?
Il
viaggio doloroso che la madre si troverà a compiere la porterà non solo alla
ricerca della propria figlia, ma anche e soprattutto alla ricerca di se stessa.
Quello che scoprirà lungo il percorso disgregherà la famiglia quasi perfetta e niente sarà più uguale a prima.
E’
un libro molto duro, di introspezione psicologica, un libro nel quale i figli
non perdonano nulla alla madre, colpevole di essersi emancipata, di avere una
carriera e anche una sua passione creativa, quella per la pittura. Dalla
scomparsa di Noemi tutte le tensioni esploderanno, fino alle dure accuse del
figlio “Non riesci neppure a ricordare che non c’eri mai?”…”Tu dipingevi i
quadri, tu avevi il controllo. Bella, l’arte bidimensionale. Non come noi,
anche se facevi del tuo meglio, pensavi di avere il controllo anche su di noi.
Ci hai dato regole, a milioni.”…”Tu non
sai niente di me, come non sapevi niente di Naomi” …”Non c’è da meravigliarsi
che non sia qui adesso”.
La sentenza
è pronunciata: al padre tutte le scusanti del caso, alla madre questo…anni di
emancipazione, ma sulla donna pende l’eterna condanna, il nodo da
sciogliere…che non si può sciogliere. Questo è il fulcro del libro, il giallo
che solo in parte è giallo, il finale che non soddisfa o che non può soddisfare
gli amanti del genere puro.
Ma i
figli e soprattutto le figlie che un giorno diventeranno genitori sapranno
rispedire al mittente le loro stesse critiche? Evidentemente no, ma è una ben
magra consolazione.
La
famiglia quasi perfetta non esiste, in quel quasi si racchiude un’illusione.
Tutte le nostre famiglie lo sono fino a quando la realtà più cruda ne squarcia
la vera essenza.
Caldamente
consigliato a tutte le madri, non per
risolvere i propri dubbi, non per fornire una soluzione, ma solo per ragionarci
sopra e perdonarsi, se c’è qualcosa da perdonare.
Titolo: Una famiglia quasi perfetta
Titolo originale: Daughter
Autore: Jane Shemilt
Traduzione a cura di: D.Di Falco
N° pagine: 330
Data prima pubblicazione: 28/08/2014
Data pubblicazione Italia: 04/06/2015
Editore: Newton Compton - Collana Nuova Narrativa Newton
ISBN: 9788854177864
Titolo originale: Daughter
Autore: Jane Shemilt
Traduzione a cura di: D.Di Falco
N° pagine: 330
Data prima pubblicazione: 28/08/2014
Data pubblicazione Italia: 04/06/2015
Editore: Newton Compton - Collana Nuova Narrativa Newton
ISBN: 9788854177864
Sullo
stesso argomento:
Per
ridere con ironia: “Non so niente di te” di Paola Mastrocola;
Per
un tocco di introspezione e di giallo: “La verità di Amelia” di Kimberly
McCreight
e “Da quando sei scomparsa” di Paula Daly
Buona lettura, Lea
e “Da quando sei scomparsa” di Paula Daly
Buona lettura, Lea
Un buon punto di riflessione...
RispondiEliminaUn bel libro Chiara
EliminaUn bel libro Chiara
EliminaComprato e letto in tre giorni, andando a letto alle 2 di notte, con la lucina sotto il cuscino. Come non succedeva da tempo, sostituto da altre passioni, piu' facili forse... le serie tv...
RispondiEliminaQuindi grazie Lea!
Che bello Sonia! Sono felice che ti sia piaciuto.
RispondiEliminaCiao, ho scoperto ora il vostro blog! Anch'io ho recensito questo romanzo, se vi va di dare un'occhiata al mio post vi lascio il link :-) Buona serata!
RispondiEliminahttp://langolodiariel.blogspot.it/2016/02/una-famiglia-quasi-perfetta.html
Ciao. Ho visto ora il commento. Vado subito a vedere il tuo blog.
Elimina