E’ un libro che parla di
situazioni forti, ma lo fa in modo leggero.
Lo fa con la leggerezza dei
pensieri di una bambina di sette anni, solare e schietta, Millie Bird, dai
capelli rossi come i suoi stivaletti di gomma che lei usa, come fa Linus con la
sua copertina, per proteggersi dalle brutte cose.
Lo fa con la leggerezza dei
pensieri di Karl il dattilografo, un uomo anziano che ha condotto la sua vita
in modo semplice al fianco del suo grande amore Evie, che non c’è più.
Lo fa con la malinconia dei
pensieri di Agatha Pantha, l’anziana dirimpettaia di Millie, che non esce più
di casa da quando suo marito Ron è morto e scandisce le sue giornate con dei
rituali ben precisi, sempre uguali, tra i quali c’è l’osservazione del mondo
dalla finestra di casa sua.
Agatha dalla sua finestra
osserva lo sconvolgimento della famiglia di Millie, prima la morte del suo
papà, poi il cambiamento che il dolore provoca nella sua mamma. Quando la mamma
lascia Millie ai grandi magazzini e non torna a riprenderla, Karl la aiuterà a
ritrovarla, mentre lei lo aiuterà a ritrovare la fiducia in se stesso.
A questa strana coppia (che in
realtà forma un trio con Manny, un manichino preso dal negozio dove Millie
viene lasciata) si aggiunge Agatha, che solo la disarmante dolcezza di Millie
persuaderà a rompere la barriera che la isola dal mondo e ad uscire dalla sua
casa.
Insieme intraprenderanno un
viaggio surreale e strampalato, ognuno accompagnato da qualcosa: Millie dal suo
“Libro delle Cose Morte”, dove annota ogni cosa senza vita che incontra,
compreso il suo papà; Karl dal suo “vezzo” di digitare nell’aria le parole
importanti, come faceva sempre con la sua Evie; Agatha dal suo “Libro della
Vecchiaia” dove annota scrupolosamente la misura del tempo che passa.
Nel loro viaggio incontreranno
cose e persone e ognuno di loro ritroverà qualcosa che credeva di aver perso,
anche se non sempre nella sua forma originaria.
E’ un libro capace di
emozionare, che mi ha fatta ridere e piangere nello spazio di due righe, senza
mai perdere la freschezza e la leggerezza del sorriso di una bambina di sette
anni e senza mai far dimenticare che “Non ci sono scelte giuste o sbagliate. Le
cose davvero preziose non si perdono mai”.
Titolo - La magia delle cose perse e ritrovate
Titolo originale - Lost and Found
Autore - Brooke Davis
Traduzione italiana a cura di - Maria Paola Romeo e Marco Zanetti
N° pagine - 252
Data prima pubblicazione - 2014
Data pubblicazione Italia - 21/05/2015
Editore - Garzanti - Gruppo editoriale Mauri Spagnol
ISBN - 97888116688471
Spero di avervi messo curiosità e voglia di leggerlo! Buona lettura da Stefania
Me lo appunto subito nella lista dei libri da leggere, grazie per la segnalazione.
RispondiEliminaSpero ti piacerà quanto è piaciuto a me
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao Stefania, mi induci in tentazione... soprattutto xkè mi piacerebbe ritrovare nella vita reale ciò ke si "incontra" nei libri.
RispondiEliminaComplimenti x il Blog e Buon Ultimo dell'Anno
Grazie per i complimenti. Mi sento di consigliarti di cedere alla tentazione, perchè anche se non ritroverai le stesse sensazioni ed emozioni nella vita reale, le avrai comunque sperimentate per il tempo di un libro. E per me non è poco.
EliminaBuon 2016 di belle letture,
Stefania
Ciao Stefania, mi induci in tentazione... soprattutto xkè mi piacerebbe ritrovare nella vita reale ciò ke si "incontra" nei libri.
RispondiEliminaComplimenti x il Blog e Buon Ultimo dell'Anno