[Questa volta leggo...] Una casa sulle ruote - Susie Nielsen

Trama: Felix ha tredici anni, e la sua casa non è come quella degli altri ragazzi: ha le ruote, è molto piccola, e non c'è mai molto da mangiare. Felix vive in un furgone. Ma è un segreto: nessuno lo sa, a parte lui e la sua mamma. Una vita difficile, vero? Vero. Ma Felix è intelligente, ha un piano e, soprattutto, ha un cuore grande. E quando il gioco si fa duro... gli amici veri sanno sempre cosa fare. Anche quando tu non vuoi. 

 Titolo: Una casa sulle ruote - Autore: Susie Nielsen - Casa Editrice: Il Castoro - Anno pubblicazione: 2020 - Pagine: 276

Si tratta del mio ultimo appuntamento con la rubrica "Questa volta leggo..." ideata dai blog La lettrice sulle nuvole e Le mie ossessioni librose. Purtroppo l'eccessiva libertà alla quale mi sono abituata (scrivere di quello che mi piace solo e quando ne ho voglia) mi porta a fare un passo indietro e a non prendere impegni che poi, per stanchezza o sovraccarico di lavoro, potrei far fatica ad onorare. Ringrazio pertanto Chiara e Dolci per l'occasione offertami, saluto le altre donne del gruppo e passo subito a parlavi del libro. Per il mese di settembre bisognava recensire un libro non letto della TBR estiva. Ecco, io non ho una tbr, giusto mi ero ripromessa di leggere "L'ottava vita" (che ha oltre mille pagine!) e l'ho fatto e quindi oggi vi racconto le mie impressioni su un libro appena uscito di Susie Nielsen. Questa autrice con il suo "Siamo tutti fatti di molecole" mi aveva stregata, con "Gli ottimisti muoiono prima" la magia si era parzialmente rinnovata, ma con questo "Una casa sulle ruote" mi ha definitivamente conquistata.

Spesso le cose che si possiedo si danno per scontate, una grande e forse banale verità sulla quale non riflettiamo mai abbastanza. Avere un tetto sopra la testa, ad esempio. Quante volte mi sono lamentata per la mia casa troppo piccola e la mancanza di privacy? Decisamente troppe, se ci penso ora. Una casa la possiedo e per quanto non sia una reggia è accogliente e dotata di tutti i comfort. Il protagonista di questo libro non può certo dire lo stesso visto che si ritrova a vivere su un furgone, non un camper attrezzato, ma proprio un furgone senza bagno!  Quella di Felix e di sua mamma è una parabola discendente. Dai primi anni in lui era piccolino in cui hanno vissuto nella casa di famiglia con la nonna,  fino ai successivi traslochi in posti sempre meno belli e comodi: da appartamenti a seminterrati, sempre più angusti e bui. La mamma del protagonista, Astrid, è una donna brillante ed affascinante, ma anche estrosa e inaffidabile. Perde spesso il lavoro, litiga con le amiche, cambia partner con disinvoltura (Felix poi ha un padre che non frequenta, in gran parte per decisione della madre) ed è sempre in continua trasformazione. Non in modo positivo: è una stella che brilla e splende e che poi, a tratti, perde tutta la sua lucentezza e cade in depressione. Uno stato di cose che Felix ben conosce e che dalla morte della nonna ha dovuto gestire. Lui è un ragazzo che da fin da piccolo ha dovuto imparare a cavarsela da solo, spesso nascondendo agli altri le manchevolezze di una madre al tempo stesso adorabile ed immatura. Dopo l'ennesimo licenziamento Astrid convince Felix a trasferirsi nel furgoncino del suo ex convivente con il quale ha chiuso il rapporto. Una soluzione che nei mesi estivi può sembrare anche divertente, ma che a settembre, con l'inizio della scuola e i primi freddi, diventa sempre più ingestibile. A Felix mancano lo spazio, la privacy, un posto caldo,  pasti sostanziosi e soprattutto un bagno! Quanto è psicologicamente difficile per lui mentire sempre a tutti, anche agli amici per nascondere la propria situazione per dignità e per la paura che i temuti servizi sociali arrivino e lo separino dalla mamma! Questa continua recita alla quale il ragazzo è costretto ci fa stare male, malissimo. I beni primari dovrebbero essere garantiti a tutti, particolarmente ai minori che non possono farsi carico delle manchevolezze delle figure genitoriali che dovrebbero tutelarli. Ma perché il libro è bello? Perché l'autrice riesce sempre a descrivere la situazione con comprensione nei confronti del modi di essere di tutti, evidenziando anche i lati belli e simpatici di una mamma come Astrid, pur con i suoi grandi difetti. Felix è un personaggio bellissimo, forte e fragile al tempo stesso che, nonostante le mille difficoltà quotidiane, non smette mai di credere nella bellezza delle cose semplici. Un ragazzino che si tiene a galla con grande dignità, grazie alla sua intelligenza e alla sua onestà che più volte si contrappone agli espedienti non sempre legali messi in atto dalla madre. Cose brutte ci vengono raccontate, quasi sbadatamente, ma le comprendiamo eccome! Certi metodi di pagamento dell'affitto, altre cose riguardanti la madre...ma questo squallore  Felix lo argina con la sua buonafede e un tocco di fiducia nel fiabesco e nella magia. Di origini svedesi tiene infatti in gran conto una sorta di elfo regalatogli dalla nonna, un tomte, confidando che possa aiutarli ad andare avanti, a far trovare un lavoro alla madre e a ribaltare la loro precarietà. Eppure Felix non è un personaggio passivo che aspetta che gli eventi si risolvano da soli, i sogni cerca di farli avverare anche con una buona dose di intelligenza e di spirito di iniziativa. Ad esempio se vincesse un quiz televisivo del quale è appassionato da sempre forse la loro situazione potrebbe finalmente migliorare?

In questo libro si parla di amicizia, di scuola, di affetti e di rapporti familiari e di quanto la lotta per la sopravvivenza per qualcuno possa iniziare molto presto. Terminata la lettura ci si sente arricchiti, il libro ci regala speranza e un desiderio intenso di stringere Felix e la sua mamma in un abbraccio. In loro possiamo riconoscerci e avere la consapevolezza che basta poco per mandare all'aria le nostre fintamente solide certezze. Saperlo è importante, non per spaventarci,  ma perché nessuno possa sentirsi al di sopra di determinate situazioni. Tutti ci tocca, tutto ci riguarda, tutto ci deve importare.

Ed ora gli altri appuntamenti della rubrica:

Commenti

  1. mi mancherà leggere le tue recensioni per questa rubrica! tu riesci sempre a scovare romanzi interessanti e nuovi. per fortuna però continuerai a leggere ed io a seguirti

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    1. Sei troppo carina Chicca! La mia passione è la letteratura per ragazzi, me ne rendo conto ogni giorno di più. Anch'io continuerò a seguirti <3

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  2. Sembra una storia profonda, capace di toccare argomenti diversi ed importanti. Mi piacerebbe leggerlo.

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  3. La letteratura per ragazzi è anche la mia grande passione e ti seguivo con piacere. Come dice Chicca continuerò a seguirti.
    Comunque, libri segnati

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  4. Un bellissimo libro per ragazzi, lo segno

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  5. L'autrice mi era piaciuta con Siamo tutti fatti di molecole, segno

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  6. Quando ho letto che non avresti più partecipato a "Questa Volta Leggo", mi sono intristita perché, come ha già detto benissimo Chicca nel suo commento, riesci sempre a scovare libri decisamente interessanti e, grazie alla suddetta rubrica, io me ne cibavo un po' ogni volta (come se già non avessi una tbr lunghissima di mio, eh ahahah) XD Ecco, il presente testo ne è un grande esempio :) Grazie per averne parlato, me lo segno più che volentieri perché, riprendendo le tue stesse parole a chiusura della recensione, "Tutto ci tocca, tutto ci riguarda, tutto ci deve importare." <3

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