Trama: Premiate su Facebook come le tre ragazze più brutte della scuola, Mireille, Astrid e Hakima non perdono tempo a piangerci sopra. Meglio inforcare le biciclette e partire, destinazione Parigi, dove hanno tutta l'intenzione, ciascuna armata di valido motivo, di imbucarsi alla festa che ogni 14 luglio si tiene all'Eliseo. A mano a mano che la notizia del loro viaggio si diffonde, le tre ragazze sono accolte con grande entusiasmo nei paesi in cui si fermano e diventano delle vere e proprie reginette dei social media e della televisione, al punto da ricevere invito formale niente meno che dal Presidente in persona...
Titolo: Le reginette
Autore: Clementine Beauvais
Casa editrice: Rizzoli
Anno pubblicazione: 2018
Pagine: 291
Non è semplice scrivere questo post, perché parlare di questo libro mi porta a considerazioni personali che non so mai se sia opportuno o meno fare. Quindi scrivo in bilico, sbilanciata, tentata tra il dire e il non dire, con il rischio di fare la figura meschina di chi lancia il sasso e nasconde la mano. Il sasso non lo lancio, le mie mani sono vuote, mentre la testa è piena di parole che richiedono di essere messe in ordine e rispondono ad una legge mia, che non ho mai tradito. Ogni amarezza deve stemperarsi in un sorriso perché sono certa di non possedere alcuna verità. Vedo tanti fatti solo di profilo, mi manca l'immagine d'insieme. Tornando al libro intanto vi dico questo: le Reginette mi è piaciuto moltissimo per l'ironia, l'intelligenza unita ad una certa maleducazione. L'ho trovato il libro perfetto da far conoscere ai ragazzi di terza media, tanto che il 26 ottobre scorso, giornata che qui in Friuli è la giornata regionale per il Fomento della lettura, ho avuto l'ardire di leggerne alcuni brani a ben 120 ragazzi riuniti insieme in una sala mensa odorosa di cibo non da acquolina in bocca. Armata di libro e microfono ho letto a questa massa, per me non indistinta, che volente o nolente era lì per ascoltarmi. Vorrei potervi dire che con le parole dell'autrice li ho stregati, ma certe battaglie portano successi che sul momento sono difficilmente stimabili. Su 120 ragazzi solo una si è presentata in biblioteca a cercare il libro. Ho dato un timido avvio al contagio e vediamo poi come si diffonderà il virus.
Qui parliamo di bullismo e di cyberbullismo e del semplice fatto di essere brutte in una società in cui l'immagine è al primo posto. Per due anni di seguito Mireille, la protagonista del libro, ha vinto il premio di Salsicciotto d'oro del plesso scolastico, concorso indetto su Facebook da quello che ai tempi della scuola d'infanzia e della scuola primaria era il suo migliore amico. Si tratta di un concorso per le più cesse brutte della scuola e l'oro e l'argento sono stati vinti da altre due ragazze. Per Mireille è una bella soddisfazione (si fa per dire), d'altra parte lei è una tipa tosta. Bruttina, intelligente, con una lingua affilatissima, non permette a nessuno di compatirla e si difende da ogni attacco con lo scudo dell'ironia e del sarcasmo. Vive con la madre e il patrigno, mentre il padre nemmeno sa della sua esistenza o forse non ha interesse a conoscerla. E Salsicciotto d'oro e d'argento invece chi sono? Una (Astrid) è pazza per gli Indochine (gruppo francese a quanto pare famosissimo) con un padre assente e l'altra (Hakima) è l'amata figlia di una famiglia molto unita, ma toccata dalla sventura di un fratello rimasto paralizzato per una missione di pace (o di guerra). Tutte e tre queste antieroine avrebbero un valido motivo per andare a Parigi il 14 luglio. Allora perché non inventarsi un carretto ambulante di salsicce e partire inforcando le biciclette? Lungo la strada i Salsicciotti venderanno salsicce, geniale trovata che i social subito adoreranno. La vendetta avrà il dolce sapore della noncuranza, perché strada facendo dimenticheranno i torti subiti per dedicarsi semplicemente a ... vivere. Non diventeranno belle, forse solo un po' più magre, le trasformazioni alla Cenerentola le conserviamo per altri libri. In questo si ride molto e un pochino si è tentati di piangere, ma fortunatamente tutto scorre.
Riconfermo la mia predilezione per le road novel, per le protagoniste lontane dagli stereotipi, per i libri che ti rimescolano i sentimenti.
E il bullismo? La lezione di Mireille è sicuramente da apprendere: se ne sei vittima, non ti crogiolare nell'autocommiserazione, puoi condire la tua pizza con moccio e lacrime giusto quel tanto che ti permette uno sfogo. L'autocommiserazione puzza di sconfitta e allontana le persone. Nessuno combatterà una battaglia al posto tuo e una strategia di difesa dovrai elaborartela da solo.
Ci sarà sempre nella vita chi ti dirà che sei brutta, grassa, magra, esagerata, timida, sopra le righe, fuori luogo, prolissa, noiosa, trascurabile, senza carattere, che non vali nulla, che non sai scrivere (ad esempio), ma fatto tesoro delle critiche costruttive, una bella scrollata di spalle, un sorriso e via. Come dice Mireille nel libro
prendi gli insulti che ti lanciano e facci dei cappelli
Superconsigliato, non può essere d'aiuto nei casi più gravi, ma regala quel giusto grado di fanculismo in quelli non ancora radicati. Felicissima di averlo letto e attendo l'autrice alla prossima prova.
Grande Lea! Bella recensione, perfetta filosofia di vita: non solo non si può piacere a tutti, ma non sarebbe neanche giusto secondo me, e alla lunga, sai che noia :-) Mi hai fatto venire voglia di leggere questo libro, anche se ragazzina non lo sono più da un pezzo!
RispondiEliminaGrazie Nadia! Proprio perché ragazzina non lo sono più leggo tanti libri rivolti a loro. Sarà anche per entrare in sintonia con i miei figli e per non dimenticare quel terribile periodo che si chiama adolescenza. Vivrei mille volte i miei 30 anni, ma ai 15 non vorrei proprio tornarci.
EliminaCome ben sai io sono di poche parole! FANKULO
RispondiEliminaE fanculo sia! ;-) ma in allegria
EliminaUn sorriso ..e via! Mi sembra un'ottima filosofia, e per tutto il resto peace & love ;)
RispondiEliminaE? Ih ih...oramai Rocco ha sdoganato il termine.
EliminaUn libro che non mi era passato sotto gli occhi, ma devo dire che mi ispira parecchio!
RispondiEliminaTi ho nominata in un book tag, se vuoi partecipare! 😊 https://lalocandadellestorieerranti.blogspot.com/2018/11/book-tag-my-world-award-2018.html?m=1
Grazie della nomina Midori.
EliminaGiuro che se non fosse già in programma (lo inizio a breve) mi avresti convinta. Ti dirò presto
RispondiEliminaLo scoprirò il 23 novembre! ;-)
EliminaCiao :-) è interessante questo libro ed è ammirevole il tuo tentativo di farlo amare, o perlomeno piacere a 120 ragazzi!
RispondiEliminaPurtroppo il tema è molto attuale e forse questo libro un po' può aiutare
Sempre un po' come lanciarsi senza paracadute, eppure anche questa settimana sono arrivati altri ragazzi a chiederlo ed è stata una soddisfazione. Ciao!
EliminaCiao Lea, anche io ho letto questo libro quest'estate, mi ha incuriosito da subito e l'ho letto con grande piacere. Ne ho parlato con le maestre e una di loro lo ha letto. Bella impresa la tua e speriamo che pian piano i ragazzi arrivino, magari grazie anche al passaparola della prima lettrice. La tua recensione mi è piaciuta assai. A presto
RispondiEliminaCiao Baba, io per la prima volta questo romanzo l'ho visto proprio sul tuo blog. A presto.
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