Titolo – Urla nel silenzio
Autore – Angela Marsons
Titolo originale - Silent Scream
Traduttore - A.Ricci
N° pagine - 375
Data pubblicazione - 4 gennaio 2016
Editore – Newton Compton
SBN-13: 978-8854186279
TRAMA
Cinque persone circondano una fossa vuota. A turno, ognuno di loro è costretto a scavare per dare sepoltura a un cadavere. Ma non è il corpo di un adulto, è troppo piccolo. Una vita innocente è stata sacrificata e un oscuro patto di sangue è stato siglato. E il segreto delle cinque persone sarà sepolto sotto quella terra. Anni dopo, la direttrice di una scuola viene uccisa brutalmente: è il primo di una serie di agghiaccianti delitti che stanno insanguinando la regione di Black Country, in Inghilterra. Nel corso delle indagini, ritorneranno alla luce anche i resti del corpicino sepolto tempo prima da quel misterioso gruppo di persone. La detective Kim Stone viene chiamata a indagare per fermare il killer prima che colpisca ancora. Ma per farlo, dovrà confrontarsi con i demoni del proprio passato...
RECENSIONE
Cara Stefi,
cosa mai posso dirti di questo libro che in copertina viene definito (ovviamente dall'editore stesso) "un grande thriller"? So che tu hai un passato di consumatrice compulsiva di thriller, tanto che ad un certo punto un Jeffrey Deaver ti è stato fatale e hai fatto indigestione. Io di questo romanzo non posso dire molto se non che si legge in modo scorrevole, che gli omicidi sono inutilmente truculenti (ma ci vuole uno stomaco forte per i thriller!) e che l'investigatrice ha alle spalle un vissuto pesante di dolore e sofferenza. Questo però non basta a fare di un libro un bel libro. Al massimo sarà un compitino ben scritto. Perchè l'orrore dovrebbe scatenare nel lettore un senso di giustizia da appagare, dovrebbe scattare l'empatia con l'investigatrice e invece l'unica cosa che si innesca è una blanda curiosità. Le vicende sentimentali e le amicizie della tosta Kim non mi hanno toccata, solo mi è sembrato interessante il degrado descritto, le vicende delle ragazze orfane costrette a vivere in un istituto dove, gli adulti che dovrebbero prendersi cura di loro sono a tal punto indifferenti da chiamarle tutte "piccola" perchè nessuno ricorda il loro nome. E' l'unica parte che salvo del libro.
Ma dove era quel brivido che ti coglie nei gialli, quel brivido che corre lungo la schiena quando ti accorgi che l'assassino è il vicino di casa, l'amico, il fratello o la madre e che ha ucciso per una semplice banalità del male? Non l'ho trovato. Assassino psicopatico la cui indentità ho indovinato a 2/3 del libro, investigatrice maschiaccia e sexy appassionata di moto, colleghi che la stimano in virtù di cosa? Scrivo un grande BOH!!!
Eppure è un temino ben svolto, con colpo di scena finale. Per questo lo consiglio solo agli appassionati del genere.
Non mi è rimasto nulla di questo libro e non fosse per questa recensione che mi trovo a scrivere, lo starei già dimenticando. Gli attribuisco un 2 e 1/2.
Con affetto tua Lea
Con affetto tua Lea
Ah Stefi ...dimenticavo! Sempre investigatori pieni di problemi!!!! Miss Marple risolto un caso non beveva una tazza di thè? Bei tempi quelli, ma non torneranno più.
Carissima Lea,
come hai puntualizzato, io sono stata una thriller dipendente (e anche senza paga!), ma dopo tanti Deaver (che per me rimane un maestro in tal campo) e tante Cornwell, come dire, ho iniziato a soffrire di reflusso da serial-killer; sono passata a letture meno truculente e più variegate, ma questo genere per me costituisce una sorta di "ritorno a casa".
Ovviamente ora quando decido di tornare a casa, vorrei trovarla festante ed accogliente e questa casa per alcuni versi non lo è stata e ti spiego perchè: innanzitutto la protagonista, Kim... ufffffffff... un po' uno stereotipo anche mal sviluppato, un passato tormentato che però viene solo accennato in un paio di passaggi del libro, senza andare in profondità nel suo vissuto per meglio comprendere i suoi tormenti. Avrei sicuramente apprezzato un maggiore sviluppo del suo vissuto personale, e avrei ancor più apprezzato la scelta di un protagonista che avesse alle spalle una storia di ordinaria normalità (come evidenzi tu nella tua postilla). Un consiglio a tutti coloro i quali volessero tentare la carriera del detective in America o in Inghilterra: se non avete subito ogni sorta di cattiveria da bambini, avete ancora tutta la famiglia di origine in vita, nessuno è morto sotto i vostri occhi in circostanze ultra-drammatiche, lasciate perdere, non vi assumeranno mai! Se poi avete anche i nonni ancora in vita, o li ammazzate voi, o è meglio se vi date al giardinaggio.
Anch'io come te ho trovato interessante e ben sviluppata la descrizione del degrado nel quale le protagoniste vivono e crescono, a differenza tua ho apprezzato i racconti più truculenti e mi è piaciuta la scelta di dare voce anche all'assassino: questa è stata la parte che più ho goduto di tutto il libro, ma anche qui avrei preferito uno sviluppo di più largo respiro, interventi più frequenti avrebbero sicuramente vivacizzato la storia.
In buona sostanza, il libro mi è piaciuto, ma non mi ha sicuramente presa come speravo. Ben scritto, scorrevole, piacevole, nulla di più.
Una nota di merito però la do al colpo di scena finale, il guizzo che mi ha fatto riconsiderare i vari passaggi della storia sotto un punto di vista diverso: è stato il colpo di coda che mi ha fatto alzare il voto finale.
Un abbraccio, Stefi
P.S.: Per la prossima recensione condivisa proporrei di accantonare i thriller, nonchè dotarsi di sedia supplementare, perchè tu, a forza di spingere per farmi spostare, mi hai fatta finire col didietro per terra!
Ciao ragazzuole. bella questa recensione a 4 mani! Come Stefi sono stata una lettrice compulsiva di thriller per un lungo periodo, ho letto gialli che a pensarci adesso..mi viene un certo mal di stomaco causa truculenza, ho letto Deaver e la Cornwell (fino a quando non è apparso un serial killer nano, poi ho detto stop), Rankin e la James, McBride e chi più ne ha ne metta. Ora i gialli li leggo con moderazione, sarà l'età che avanza, ma il sanguinoso a tutti i costi mi dà fastidio e i protagonisti senza sugo mi irritano. Quindi mi sa che 'sto romanzo lo evito. Ma voi mi avete divertito :)
RispondiEliminaCiao Tessa.
EliminaConfesso di aver salutato Mrs. Patricia prima dell'avvento del famigerato nano di cui ho sentito tanto parlare e anch'io ho letto tanti altri. Ora apprezzo di più un bel giallo "Lea Style", ma deve esserci un signor protagonista, tipo il buon Cormoran.
Felici di averti divertita ed evitato una lettura che probabilmente non avrebbe appagato nemmeno te.
Buona notte, Stefi
Recensione originale per un libro non proprio memorabile, ma che fa il minimo sindacale. Ho letto di peggio, ma anche di meglio.
RispondiEliminaGrazie Lisse. Hai proprio centrato il punto. Senza infamia, senza lode.
EliminaCiao da Lea
IO VI ADORO! E ve lo scrivo a caratteri cubitali :)
RispondiEliminaSono cresciuta sotto l'influenza di Patricia Cornwell e credo che la protagonista si ispirasse in parte a Kay (caspita, anche la stessa iniziale e 3 lettere a comporre il nome!) con un risultato alquanto discutibile. Quando ho scritto la recensione sono andata un po' controcorrente rispetto ad altre blogger però sono felice di scoprire che non ero proprio fuori dal coro! Un abbraccio doppio, visto che la recensione è a quattro mani :)
Anche noi ti adoriamo. Pensa che la prossima recensione a quattro mani sarà quella del libro sparpagliato! ;-)
EliminaIh ih ih
Lea
Uuuuuh che carine! Vi scrivete le letterine! Lo sapete, vero, che abitate una dietro il culo dell'altra?! Vabbè, siete belline lo stesso! Anche io, come Giuda, ho avuto la mia overdose di Cornwell... talmente tanto che adesso la odio!
RispondiEliminaUn romanzo senza infamia e senza lode, che, sinceramente, ho trovato sopravvalutato da molti (diciamo da buona parte di coloro che lo hanno ricevuto in omaggio!!).
Uh che peperina!!!! So benissimo dove abita la mia Stefi, ma pensa che non la vedo da una settimana e mi manca. E' più impegnata di me e te messe assieme.
EliminaNoi ancora non riceviamo nulla in regalo quindi la libertà è massima!
Cari editori, non regalateci niente! ah ah ah
Lea
P.S. Tanta invidia per chi sta leggendo un certo libro spedito dall'editore.
Che belle queste due recensioni! Due punti di vista messi a confronto! :)
RispondiEliminaAnche questo libro aspetta nel mio kindle di essere letto, anche se dopo aver letto la prima recensione non sono più molto propensa a buttarmici a capofitto :(
Ciao e grazie! E la prima volta che facciamo una recensione a quattro mani e ci siamo divertite! Stefi riesce sempre a mettermi di buonumore.
EliminaComunque se il libro è nel kindle aspetta un'afosa serata estiva in cui alla tv danno le repliche dei film con Jerry Calà e Sabrina Salerno e leggilo. I brividi ci sono e il colpo di scena pure.
Un saluto da Lea
Film con Jerry cala e sabrina Salerno?! E chi li ha mai visti?! Hahahahah!! Sono film che evito come la peste!,
EliminaLibri per tutta la vita!! :) :D
Diciamo che un pò mi aveva attirata, ma ho letto così tante recensioni che mi è venuta la nausea...Siete fuori come pochi ragazze, ma io di voi mi fido e col cavolo che lo leggo sto libro, ricevuto senza averlo chiesto, può star lì a far la muffa per quel che mi riguarda ;-)
RispondiEliminaPensa che io l'ho comprato Cuore! Sigh. Per fortuna costava solo 2,99 euro. Ad ogni modo, come ha scritto Lisse sopra, ho letto di meglio, ma anche di peggio (anzi ha scritto il contrario).
EliminaNon fargli fare la muffa! Lascialo da qualche parte, tipo bookcrossing, magari incontra qualche appassionato del genere.
ciao da Lea
Potrei donarlo alla biblioteca del paese ;-)
EliminaCiao ragazze! Da quanto ho capito questo è un thriller ma di thriller non ha nulla, la solita trovata pubblicitaria! Devo ammettere che in parte mi aveva anche attirato ma sto leggendo troppe recensioni che confermano lo stesso pensiero, quindi passo! Un bacio Rosa
RispondiEliminaCiao Rosa,
Eliminain effetti se lo lasci al suo destino non ti perdi molto.
Grazie per essere passata di qui. :-)
Lea
Ma ciao ragazze!! Che bello questo confronto, mi piace un sacco. vi siate scritte una lettera a vicenda! Brave.
RispondiEliminaDevo ammettere che questo libro non avrei mai letto, non mi attirava la copertina e nemmeno la sinossi. Credo che passerò a questo punto, nonostante alla Bacci sia piaciuto maggiormente!! Vi abbraccio e scusate per la prolungata assenza.
Con tutti i bei libri che aspettano di essere letti, direi che questo puoi tranquillamente saltarlo. A me è piaciuto più che a Lea, solo perché io sono più splatter di lei.
EliminaCiao Salviuccia bella!
P.S. non hai nulla di cui scusarti!!!
Io sono splatter, ma alla Tarantino. Fai pure cose ignobili, ma condiscile con umorismo al vetriolo e citazioni colte.
EliminaBaci Salvia.
Lea
Buongiorno! A me questo romanzo ér piaciuto molto: una trama lineare, con piccoli colpi di scena - non l'ho ancora finito -, personaggi ben delineati , ruoli comprensibili, nessun flash-back che crea confusione, il pensiero dell'assassino scritto in capitoli in corsivo,insomma a confronto di una Cornwell che a volte non so dove vada a parare, che di romanzo in romanzo é sempre più prolissa, questo lo sto leggendo con interesse e curiosità sul finale. Lo consiglio
RispondiEliminaCiao Margaret, a me questo libro non è dispiaciuto ma ho trovato dei punti deboli che non mi hanno fatto entusiasmare. Certo è stata una lettura piacevole, ma non memorabile. La Cornwell l'ho abbandonata da un po', la trovo ripetitiva e, come dici tu, prolissa.
EliminaUn saluto, Stefi