Una per i Murphy - Lynda Mullay Hunt



Trama: Carley Connors è una ragazzina fortunata. Almeno a sentire quel che dice la sua assistente sociale, la signora MacAvoy. Ma sarà vero? Carley viene da Las Vegas, un posto dove piangere è da idioti. Non piange nemmeno quando si ritrova piena di lividi nella stanza di un ospedale del Connecticut, con sua madre in corna, ma non riesce a evitare l'affido temporaneo presso una famiglia sconosciuta. I Murphy sembrano usciti da uno spot pubblicitario: ordinati, carini, perfetti. Così perfetti da sembrare finti. Carley sa che non potrà mai far parte di quel mondo, lei che i vestiti li va a "comprare" nei cassonetti dell'Esercito della Salvezza e che mangia pastina in brodo direttamente dalla lattina. Ma quella che all'inizio le sembra una prigione, poco alla volta si trasforma in una vera casa. Sarà per la gentilezza della signora Murphy, che non si arrabbia mai con lei e la fa sentire per la prima volta ascoltata, o per la simpatia dei piccoli Michael Eric e Adam. O per il fatto di fare cose normali, come andare a scuola e avere un'amica. In un posto che odora di bucato e profuma di torta alle mele e succo d'arancia a colazione, Carley impara a mangiare pollo in casseruola, a giocare ai supereroi e alle automobiline, a sapere che non sempre verrà accettata, ma può almeno provarci.
 
Titolo: Una per i Murphy
Autore: Lynda Mullay Hunt
Casa editrice: Uovo Nero
Anno pubblicazione: 2018
Pagine: 245
Libro ad alta leggibilità
 
 
 
Questo è proprio un bel libro, uno di quelli che già dalle prime pagine capisci che metterà in forse tante tue convinzioni. Leggerlo ti porta a grattar via quella patina di certezze preconfezionate nelle quali, come madre, ti culli, perché è più facile ragionare per luoghi comuni, anche se non lo fai intenzionalmente. Una madre è una madre, giusto? E un figlio viene prima di tutto per una madre? Una madre però è anche una donna, imperfetta, fallibile. Questa storia la si può leggere da diverse angolazioni, la si può comprendere entrando nei panni di ogni ognuno dei protagonisti, ma non smette di disturbarci nel profondo.
Carly  è una ragazzina che all'inizio di questa storia si trova con una madre in coma ed un patrigno violento che l'ha picchiata, che forse le ha picchiate entrambe. In attesa che la madre si riprenda, come un pacco postale, viene data in affido ai Murphy, una di quelle famiglie tradizionali (mamma affettuosa, tre figli e un padre pompiere) che sembrano uscite da una pubblicità del Mulino Bianco. La convivenza all'inizio è difficile perché Carly non riesce ad accettare le loro gentilezze ed è così abituata a stare in guardia, ad aspettarsi il peggio dalle persone che reagisce aggressivamente ad ogni tentativo che la signora Murphy compie per avvicinarla. Inoltre il figlio più grande, Daniel, è geloso di lei, non la vuole in casa a contenderle le attenzioni della madre e nemmeno il padre sembra essere convinto della scelta dell'affido e questo rende tutto più complicato. Carly una famiglia tradizionale non l'ha mai avuta, non sa nemmeno cosa significhi vivere con persone che si prendono cura di te, ma la pazienza e la dolcezza della signora Murphy nel tempo sapranno abbattere le sue resistenze, al punto che lei desidererà con tutta se stessa ... di essere una Murphy:
 
Non è che mia madre mi dicesse molte cose, nel bene e nel male. Ma quando la signora Murphy mi dice che sono intelligente, lo sono. Quando mi dice che sono divertente, lo sono. Quando mi dice che sono premurosa, divento così. Giuro che se mi dicesse che sono un'anatra, guarderei nelle Converse per vedere se ho i piedi palmati.

L'aspetto più bello e intenso del libro è che non ci regala nulla, non ci confeziona una favola a lieto fine. Mette in evidenza le ragioni di tutti e prende l'unica strada possibile, che forse non è la più facile, ma è quella più vera. La signora Murphy e Carley sono due donne forti che sapranno farsi carico del proprio passato per intervenire sul futuro, per renderlo migliore, per tracciare rotte nuove.
Questo mi ha commossa e la storia si è consumata nel tempo di una sera e mi ha lasciata con un grande pianto liberatorio e piena di speranza. Nonostante tutto.
Mi piacerebbe veramente parlarne con un lettore giovane, per vedere se l'impatto è il medesimo. In attesa di un confronto di questo tipo, faccio tesoro di quanto ho letto e cerco di ricordare a me stessa che quanto di più bello e durevole possiamo regalare ai nostri figli sono le radici e le ali, le regole e la fiducia.
Lettura intensa e consigliatissima.






 

Commenti

  1. Grazie a te Lea scopro libri interessantissimi che non conoscevo e di cui nessun altro parla. Questo lo leggerò senz'altro!

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    1. Quando leggo commenti come i tuoi, Nadia, penso di essere sulla giusta strada. Grazie

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. che belle parole Lea, non vedo l'ora di leggerlo

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  4. Sai che il genere non è il mio, ma leggerti è sempre un piacere. Trovi sempre le parole giuste per descrivere le emozioni che provi leggendo. E le trasmetti . Brava!

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