Gli insospettabili - Sarah Savioli



 Titolo: Gli insospettabili • Autore: Sarah Savioli • Editore: Feltrinelli • Data di pubblicazione: 2 luglio 2020 • N.pagine: 240 • Brossura € 16,00 • Ebook € 9,99

TRAMA

Anna ha quarant'anni, un bimbo, un marito, un gatto e un ficus. La sua vita scorre come ogni altra, se non fosse che, a seguito di un piccolo ematoma cerebrale, Anna può comunicare con piante e animali. Una straordinaria capacità che, oltre a offrirle un nuovo sguardo sul mondo, le regala un inaspettato impiego: diventa collaboratrice della squadra dell'Agenzia investigativa del burbero investigatore privato Cantoni, con cui litiga in continuazione, insieme a quel "quintale d'uomo" di Tonino e all'alano arlecchino Otto, goloso di dolci e incline alla flatulenza. Mentre, sul luogo del delitto, Cantoni e Tonino interrogano parenti e vicini di casa, ecco che Anna di soppiatto parla con il cane della dirimpettaia, con le piante del giardino accanto, con un piccione aspirante suicida, con due vecchie sorelle tartarughe un po' sclerotiche... Grazie ai suoi insoliti informatori, Anna cerca una possibile risposta per la madre di Armando, un trentaquattrenne ex tossicodipendente "precipitato" dal quarto piano della palazzina in cui viveva. L'ambiente della droga è il punto di partenza di un'indagine che – fra battibecchi, rivelazioni inattese, dialoghi con i più diversi animali sul senso del vivere, un figlio di quattro anni fantasioso nelle domande e una sorella in perenne crisi sentimentale – Anna, insieme a Cantoni e a Tonino, vede complicarsi in molteplici piste. Come "tanti pezzi di un puzzle, ma di puzzle tutti diversi fra loro".

Anna Melissari è una donna come ce ne sono tante, sempre di corsa tra scuola materna, supermercato, aspirapolvere da passare, pranzi e cene da preparare; scorda le cose, fa figuracce, prova meraviglia davanti a un tramonto. Una donna come noi, insomma. 

Anzi, non proprio. Anna, a differenza di tutti noi, quando ha di fronte un cagnolino o un passerotto, o perfino un bocciolo di rosa, lei ci parla. Un piccolo ematoma all'interno del suo cervello le ha lasciato in dono questo "superpotere": sembra una cosa forte, ganza, vero? Ma non è sempre così, perché se sei in mezzo alla gente e rispondi a un platano tanto bene non ne esci. O se ti metti a discutere con un piccione.

Perciò Anna decide di tenere questo piccolo particolare per sé, lo confida solo ai suoi familiari, fino a quando non intravede il modo di mettere a frutto questa sua caratteristica e farsi assumere da un investigatore privato, potendo svolgere indagini 
 decisamente fuori dal comune. Ed è in questo spaccato di vita che l'autrice ci racconta di Anna e delle sue giornate incasinate in compagnia di Giovanni Cantoni, il suo capo - che durante la narrazione scopriremo aver avuto anche un altro ruolo  -  di Tonino, un omone tanto grande quanto tenero e del suo alano Otto, che tanto gli somiglia. 
L'agenzia investigativa viene chiamata a far luce sulla morte di un ex tossicodipendente, Armando, caduto dal tetto del suo condominio in circostanze sospette. L'appartamento in cui viveva viene trovato stranamente vuoto, privo di ogni elemento normale in una casa: piatti, posate, asciugamani, non c'è niente di tutto questo, elemento che aggiunge mistero ad una faccenda già torbida.
"Alla fine la vita è tutto un equilibrio delicato, siamo come palline che rotolano su una corda sottile e possono cadere da una parte e adagiarsi sul cotone morbido o da un'altra finendo a frantumarsi sul pavimento freddo."
La parte gialla di questo romanzo è ben sviluppata e credibile, ma la cosa che rende veramente godibile la lettura è la commistione di vita privata e lavorativa di Anna, le sue chiacchierate con asini, tartarughe e criceti, le serate in compagnia di Luca, il suo bambino che, come ogni bambino di quattro anni, chiede una presenza attiva, le chiacchierate con la sorella Lavinia, un caso disperato di single saltellante da una relazione disastrosa ad un'altra, il tutto unito da un filo conduttore, l'enorme empatia che Anna prova per ogni essere con il quale entra in contatto, sia esso un umano, un animale, un vegetale o la vittima di un presunto omicidio.
"Ho imparato che quando un dolore non puoi alleviarlo devi almeno rispettarlo."
Lo stile di Sarah Savioli è molto ironico, con questo romanzo si fanno delle grasse risate - impagabili i siparietti con Otto, il mastodonte dal cuore tenero e l'accento napoletano - ma allo stesso tempo si va in profondità nei sentimenti; una lettura leggera e divertente, ma mai banale o superficiale, consigliato a chi ha voglia di una pausa di buonumore con un occhio alle emozioni.





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