Oliva Denaro - Viola Ardone


 

Titolo: Oliva Denaro • Autrice: Viola Ardone • Editore: Einaudi • Data di pubblicazione: 28 settembre 2021 • N.pagine: 312 • Copertina flessibile € 18,00 • Ebook € 9,99

TRAMA 

La colpa e il desiderio di essere liberi in un romanzo di struggente bellezza. «Io non lo so se sono favorevole al matrimonio. Per questo in strada vado sempre di corsa: il respiro dei maschi è come il soffio di un mantice che ha mani e può arrivare a toccare le carni». Dopo "Il treno dei bambini", Viola Ardone torna con un’intensa storia di formazione. Quella di una ragazza che vuole essere libera in un’epoca in cui nascere donna è una condanna. Un personaggio femminile incantevole, che è impossibile non amare. Un rapporto fra padre e figlia osservato con una delicatezza e una profondità che commuovono.


"Nascere femmina è tutta una sfortuna."

Se poi sei femmina, adolescente, nel 1960 e in Sicilia, parlare di sfortuna pare quasi un augurio. Perché non di sfortuna, ma di condanna si tratta.

Questo è un romanzo che ha dentro tutta la forza delle donne, tutto il loro coraggio e la loro abnegazione. Oliva Denaro a sedici anni non si pone neanche il dubbio "Chi sono? Cosa voglio?" perché queste sono domande che a una donna, nel suo tempo, sono precluse. Sono cose che può decidere il padre, a volte la madre, il prete, la vicina vedova, ma non lei.

"So le parole più rare del vocabolario, so ricamare le stoffe più delicate senza lasciare i buchi, so un po' di latino anche se mi confondo sempre con la terza declinazione so pelare le rane. Ma di me non conosco altro."

"Galline, siamo noi, femmine di pollaio. E io non sono favorevole al pollaio."

Oliva sa di non essere favorevole al pollaio, mentre è favorevole alle vedove, "perché appartengono solo a sé stesse". Sa di non essere come sue compagne di scuola, come sua sorella, completamente sottomesse alle regole della famiglia e della società, ma sa anche di non essere come Liliana, la sua migliore amica, che trae la forza della sua sfrontatezza dalla sua famiglia di stampo comunista, che le permette di studiare fino al diploma per poter, un domani, andare (addirittura) a lavorare ed essere indipendente (eresia!).

Viola Ardone con questo romanzo intenso, vivido e, a tratti, spietato, riesce a immergere il lettore in una realtà lontana nel tempo ma tristemente ancora attuale; con un linguaggio perfettamente aderente al personaggio, Ardone dà voce a tutto un mondo, restituendoci uno spaccato nitido della società nella quale Oliva andava formandosi, e dalla quale il ruolo della donna non si è ancora affrancato.

Conosceremo Cosimino, il fratello gemello, al quale è ancora permesso essere un sedicenne senza pensieri, Fortunata, la sorella maggiore, sepolta in casa dopo il matrimonio, la madre, giudicante, impositiva, quasi respingente nel voler mantenere l'onore della figlia, ma capace di diventare accogliente, quasi consolante, in un passaggio che commuove e addolora. Il personaggio che più ho amato in questo romanzo è quello del padre di Oliva, un uomo quasi rivoluzionario nel "non preferire" che la figlia debba passare una vita che non desidera, attirando su di sé le maldicenze di un paese che parla, critica, accusa. 

"L'onore dei maschi sta nelle femmine che si sono presi, l'onore delle femmine sta nella loro carne. Ognuno difende come può quello che possiede."

E Oliva deciderà di difendere sé stessa come meglio potrà.

A quarant'anni dall'abrogazione degli articoli di legge che prevedevano l'assoluzione dall'accusa di stupro se la vittima acconsentiva al matrimonio riparatore e dall'accusa di omicidio in caso di delitto d'onore, Viola Ardone prende spunto dalla vicenda di Franca Viola, che nel 1966 ha dato il via a questo atto di civiltà, rifiutando un matrimonio riparatore, consegnandoci un romanzo che a mio avviso andrebbe letto nelle scuole, nelle famiglie, per rendere consapevoli quante più persone possibili del fatto che le rivoluzioni possono partire anche da piccoli, grandi, cambiamenti.

"Un no, da solo, può cambiare una vita, e tanti no messi insieme possono cambiare il mondo."

Ringrazio la Casa Editrice per la copia





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