Niente caffè per Spinoza - Alice Cappagli


Titolo: Niente caffè per Spinoza • Autore: Alice Cappagli • Editore: Einaudi • Data di uscita: 5 febbraio 2019 • N.pagine: 278 • Copertina flessibile € 17,50 • Ebook € 9,99

TRAMA
Quando all'ufficio di collocamento le propongono di fare da cameriera e lettrice a un vecchio professore di filosofia che ha perso la vista, Maria Vittoria accetta senza pensarci due volte. Il suo matrimonio sta in piedi «come una capannuccia fatta con gli stuzzicadenti» e tutto, intorno a lei, sembra suggerirle di essere arrivata al capolinea. Il Professore la accoglie nella sua casa piena di vento e di luce e basta poco perché tra i due nasca un rapporto vero, a tratti comico e mordace, a tratti tenero e affettuoso, complice. Con lo stesso piglio livornese gioioso e burbero, Maria Vittoria cucina zucchine e legge per lui stralci di Pascal, Epitteto, Spinoza, Sant'Agostino, Epicuro. Il Professore sa sempre come ritrovare le verità dei grandi pensatori nelle piccole faccende di economia domestica e Maria Vittoria scopre che la filosofia può essere utile nella vita di tutti i giorni. Ogni lettura, per lei, diventa uno strumento per mettere a fuoco delle cose che fino ad allora le erano parse confuse e raccogliere i cocci di un'esistenza trascorsa ad assecondare gli altri. Intorno c'è Livorno, col suo mercato generale, la terrazza Mascagni e Villa Fabbricotti, le chiese affacciate sul mare. E una girandola di personaggi: gli amici coltissimi del Professore, la figlia Elisa, la temibile Vally, cognata maniaca del controllo, la signora Favilla alla costante ricerca di un gatto che le ricorda il suo ex marito, i vecchi studenti che vengono a far visita per imbastire interminabili discussioni. E poi Angelo, ma quello è un discorso a parte. A poco a poco Maria Vittoria e il Professore s'insegneranno molto a vicenda, aiutandosi nel loro opposto viaggio: uno verso la vita e l'altro - come vuole l'ordine delle cose - verso la morte. Senza troppi clamori, con naturalezza, una volta chiuso il libro ci rendiamo conto che la lezione del Professore sedimenta dentro a tutti noi: dai libri che amiamo è possibile ripartire sempre, anche quando ogni cosa intorno ci dice il contrario.


"Niente caffè per Spinoza" è un balsamo per l'anima, una coccola per il lettore che vuole emozionarsi attraverso le pagine di un libro. Non è una storia sensazionale, nemmeno forse tanto originale, ma è una storia delicata, bella, basteranno poche pagine per farvi affezionare a Maria Vittoria e al Professore e per farvi desiderare di trascorrere altro tempo in loro compagnia.

Lui, il Professore, un uomo anziano che dietro ai suoi occhi spenti è in grado di vedere tutto ciò che lo circonda, di vedere emozioni e sensazioni che nessun occhio sano è in grado di percepire.
Lei, Marvi...anzi no, Maria Vittoria (perché i nomi sono importanti) è una quarantenne che guardandosi attorno vede solo grigio e giornate senza senso.

Per Maria Vittoria, la disgrazia di perdere il lavoro si trasforma in un'enorme fortuna, quella di poter condividere le proprie giornate con una persona speciale: assunta passando davanti alla lunga lista di straniere, perché per quel lavoro è richiesta la capacità di leggere bene in italiano, diventa la collaboratrice domestica di un anziano professore di filosofia. Questo sarà l'incontro di due anime giunte ad un punto morto delle loro esistenze, che, pur prendendo direzioni opposte, necessitavano di una spinta per poter continuare il loro cammino.

Maria Vittoria è imbrigliata in un matrimonio che sembra non aver mai funzionato a dovere, del quale sono rimaste solo camicie da stirare, una suocera insopportabile e un cane da portar fuori.
Luciano, il Professore, è arrivato al capolinea della vita e passa le sue giornate ripetendo gesti e consuetudini, nell'attesa che gli eventi si compiano.
Quando Maria Vittoria entra nella vita del Professore, sarà per entrambi l'occasione per sentirsi di nuovo utili, di nuovo vivi.
"Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce."

Mentre lei si occupa di sistemare casa e cucinare qualcosa, lui si occuperà di sistemare i pensieri di lei, di darle un aiuto a riordinare la sua vita attraverso la lettura di pensieri filosofici, facendo comprendere anche al lettore quanto la filosofia entri nella vita di tutti i giorni e possa illuminare il nostro cammino. Il tutto rivestito dall'aroma del caffè che il professore si fa preparare da Maria Vittoria di nascosto dalla figlia, quasi a volerci far capire l'importanza dei piccoli piaceri.

A fare da sfondo alle loro vicende una Livorno ventosa e profumata di sole e di sale, descritta in maniera lieve ma appassionata, tanto da farmi desiderare di andare a passeggiare tra le sue vie.
Un libro che scorre in un soffio, che spesso mi ha strappato un sorriso e che alla fine mi ha lasciata con le lacrime che scorrevano ma senza tristezza, con una sensazione di dolce malinconia. 
Consigliato a chi ha voglia di una storia tenera e malinconica e che dai libri cerca emozioni e motivi di riflessione. 




Commenti

  1. Che bello, Stefi! Mi ci vuole un libro così, è nella libreria, spero possa essere uno dei prossimi "recuperi"!

    RispondiElimina
  2. Risposte
    1. È una lettura che mi ha emozionata, spero possa essere lo stesso anche per te ;)

      Elimina
  3. Bellissima recensione, anche se mi avevi già convinto con la foto su Instagram ❤️

    RispondiElimina
  4. Insomma, ci sono tutti i presupposti per poterlo considerare un libro adatto a me :)

    RispondiElimina
  5. Io mi becco solo i vaffanculo, com’è?

    RispondiElimina

Posta un commento