[Questa volta leggo...] Isola di Neve - Valentina D'Urbano

Torna l'appuntamento con la rubrica "Questa volta leggo..." ideata dai blog La lettrice sulle nuvoleLe mie ossessioni librose e La Libridinosa. L'argomento scelto per il mese di dicembre è "...un libro con neve in copertina o nel titolo" e la nostra scelta è caduta sull'ultimo romanzo di Valentina d'Urbano che abbiamo letto entrambe contemporaneamente.
Titolo: Isola di neve • Autore: Valentina D'Urbano • Editore: Longanesi • Anno di pubblicazione 2018 • N.pagine 500 • Copertina rigida € 19,90 • Ebook € 9,90

TRAMA
Un'isola che sa proteggere. Ma anche ferire. Un amore indimenticabile sepolto dal tempo. 2004. A ventotto anni, Manuel si sente già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile. L'unico suo rifugio è Novembre, l'isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida - l'isoletta del vecchio carcere, abbandonato -, Novembre sembra il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull'isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant'anni: la storia di Andreas von Berger - violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida - e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. L'unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di quella donna: Tempesta. 1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull'isola di Novembre. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l'unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando, un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. La sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata su cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell'isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.

Questo libro, pagina dopo pagina, ci ha avviluppate in due storie contemporaneamente, senza mai lasciarci intendere, fino a 50 pagine dalla fine, quale fosse il vero legame tra la vicenda di Andreas e Neve nel 1952 e quella di Manuel e Edith nel 2004. Eppure il filo rosso era sempre presente, salvo poi nascondersi tra le pieghe del tempo, mentre l'autrice confondeva le carte con destrezza, senza mai mentire. Abbiamo deciso di parlarvene ascoltando il concerto per violino di Vivaldi "La tempesta di mare" perché cosa si legge a fare se non per entrare completamente in una storia? E in questo romanzo la musica ha un'importanza fondamentale perché simboleggia un contatto tra due amanti che non si possono amare e fa da tramite, amplifica e dona voce ad un sentimento.
Indimenticabile la protagonista Neve, chiamata Tempesta da Andreas, perché è un altro di quei personaggi della D'Urbano che ti scorticano l'anima. Neve donna bambina, picchiata costantemente da un padre ignorante e violento, cresciuta senza mai aver nulla per sè, se non le mani già vecchie dal troppo lavoro. Neve indomita, a rischio della sua stessa vita, malvestita, denutrita, affamata di vita e d'amore. Mai vinta.
"Prigioniera di tutto, libera da niente."

Cinquanta anni dopo il giovane Manuel approda sull'isola di Neve, che è la stessa in cui hanno vissuto i suoi nonni, con un bagaglio pesante di questioni irrisolte e il desiderio di sprofondare in se stesso, lontano da tutto. Incontrerà invece Edith, una giovane violinista tedesca, che è arrivata sulla stessa isola per risolvere un mistero, seguendo le tracce di Andreas e Neve. Le due storie a poco a poco si fonderanno per condurre il lettore ad un epilogo per certi versi malinconico e per altri di speranza.
"Ognuno soffre a suo modo, e cerca di nasconderlo come può."
Ognuno dei personaggi che abitano le due storie viene tratteggiato con una perfezione chirurgica, la sua peculiarità viene messa in evidenza tanto da essere perfettamente riconoscibile già dopo poche pagine.
La forza di Neve contrapposta alla debolezza della madre, la brutalità di Santo, il padre di Neve, contrapposta alla delicatezza di Andreas, l'integrità di Libero e la disperazione di Manuel sono gli elementi che incatenano il lettore alle pagine, e mentre ci si appassiona alle loro vicende, gli interrogativi si fanno sempre più pressanti, i nodi del passato sempre più impenetrabili fin quasi alla fine del romanzo.
Quando i misteri del passato verranno svelati, il presente si arricchirà di significati nuovi e si farà denso, pregnante, gravido di nuovi inizi.
Un libro intenso, senza sbavature, tagliato in alcuni punti con l'accetta, ma ugualmente romantico, che nonostante le sue 500 pagine scorre come acqua fresca e allo stesso modo appaga la sete del lettore.
Ci è piaciuto molto, come piacciono i libri che poi si ricordano: pagina dopo pagina, in un crescendo, fino all'inevitabile commozione finale. Che per noi non è sempre scontata.
Un romanzo da leggere e un personaggio da amare, un'autrice che conferma il suo talento.
Visto il periodo ...un buon libro da regalare a Natale, se siete a caccia di consigli. 






Vi lasciamo il calendario con le recensioni di tutto il mese, passate a sbirciare!

Commenti

  1. E' sul comodino (in buona compagnia di moolti altri volumi). Chissà, magari durante le feste... Un bacio!

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    1. I nostri comodini sono sempre affollati, per fortuna ;)
      Un bacione

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  2. Bellissimo libro... mi sono piaciuti tutti i personaggi ...ho amato Neve.. sicuramente uno dei migliori libri del 2018

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    1. Io, Stefi, ho apprezzato molto anche il personaggio di Libero. Decisamente un bel libro

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  3. Finalmente la recensione che aspettavo. Questo libro non mi ispirava per nulla, sebbene tutti ne parlassero (troppo) bene, ma con questa recensione mi devo ricredere. Sarà sicuramente una lettura dell'anno prossimo!

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    1. Grazie Midori, felici di averti ispirato. Ti auguriamo un 2019 pieno di belle letture

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  4. Questo libro mi ispira moltissimo, spero di riuscire a leggerlo nel 2019!

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  5. La D'Urbano è una autrice che leggo a distanza tra un volume e l'altro perché no suoi lavori fanno male, colpiscono e ammaliano. Hanno bisogno della giusta dose di tranquillità, almeno per me. Questo libro lo leggerò di certo. E complimenti recensione superba

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    1. Grazie Chicca. Questo romanzo ha una sua dolcezza. Fa male e bene al tempo stesso.

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  6. per me è nella top 3 dei libri letti nel 2018, spettacolare, lo consiglio a tutti <3

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  7. Lo leggerò sicuramente il mese prossimo e non vedo l'ora perchè sembra una storia davvero bellissima

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  8. sono contenta che a voi sia piaciuto. Io non amo lo stile dell'autrice e non lo leggerò ma ne ho sentito parlare solo bene

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    1. L'ho trovato molto diverso dall'altro suo libro che avevo letto. Sei proprio sicura di non voler provare? ciao

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  9. Confermo anche qui... mi incuriosisce molto questo libro!

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  10. Messo in WL. Mi era piaciuto Acquanera della D'Urbano e voglio leggere anche questo.

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  11. Io ho letto un solo romanzo di Valentina D'Urbano e non mi aveva catturato. Ora di questo non sento che parlare bene. Sono molto combattuta, ma mai dire mai...

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    1. Se il romanzo è quello di cui abbiamo parlato sopra allora fai bene e lasciar stare. Credo sia il punto più altro della sua scrittura e se non ti era piaciuto quello...

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  12. L'ho assolutamente adorato anche io! Forse l'unica cosa che non mi è andata giù è stato il "risvolto" di trama riguardo alla fidanzata di Manuel, per il resto dieci e lode!

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  13. Mai letta quest'autrice ma la tua recensione mi ha convinto a metterla in tbr

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