[Questa volta leggo...] Francesca - Manuela Raffa

Per il mese di novembre, il tema scelto per la rubrica "Questa volta leggo..." - ideata da Chiara de La lettrice sulle nuvole, Dolci de Le mie ossessioni librose e Laura La Libridinosa - è la lettura di un romanzo storico; la mia scelta è caduta su "Francesca" di Manuela Raffa, un libro che mi è stato (incrediiiiiibbilmente) prestato da La Libridinosa, dopo che me ne aveva parlato in modo entusiastico. E anche stavolta ha avuto ragione (maaaaaa, non diteglielo che poi fa la ruota come un pavone, gonfia il petto tutta tronfia, poi le saltano i bottoni della camicetta, e...vabbè ci siamo capiti, siate omertosi!)


Titolo: Francesca • Autore: Manuela Raffa • Editore: Piemme • N. pagine 355 • Anno di pubblicazione 2017 • Copertina rigida € 18,50 • Ebook € 9,99

TRAMA
Francesca da Polenta è una donna fuori dal comune. Lettrice appassionata, dotata di forte intuito anche per argomenti solitamente maschili, fin da giovanissima viene citata dai menestrelli di corte come una delle fanciulle più belle della penisola. Per suo padre Guido, è l'unica donna che valga quanto un uomo, l'unica in grado di tener testa ai suoi discorsi, l'unica il cui destino gli stia a cuore. Ma un uomo di potere sa che il bene del casato vale più dei propri sentimenti. Per questo, quando Giovanni Malatesta gli chiede la sua mano, Guido non riesce a negargliela. È così che, a sedici anni, Francesca da Polenta cede il posto a Francesca da Rimini. Mai avrebbe pensato a un matrimonio senza amore, con un uomo brutto e privo di cultura, ma, contrariamente alle aspettative del padre, accetta la decisione senza ribellarsi. Una vita lontana dal mondo cavalleresco che ama, questo è ciò che si aspetta da quell'unione. Fino al giorno in cui conosce Paolo, il fratello di suo marito. Paolo non solo è affascinante, ma è curioso, colto, pieno di premure e di considerazione per le sue idee. È l'uomo che avrebbe voluto accanto. È l'uomo che amerà, per tutta la vita. E a causa del quale perderà quella stessa vita. La storia di Paolo e Francesca, relegati nell'Inferno dantesco tra i lussuriosi, ha riempito la bocca degli innamorati nel corso dei secoli. Ma delle due persone nascoste dietro alla fama immortale, si è sempre saputo poco. Manuela Raffa ricostruisce la vita di una donna, le sue passioni, le sue ambizioni, le sue inclinazioni, fino all'ultimo tragico evento; e la trasforma da simbolo dell'amore eterno e peccaminoso a donna in carne e ossa.

Inizio col dire che, pur non essendo le mie letture d'elezione, amo leggere romanzi storici per potermi immergere negli usi e nelle consuetudini del periodo trattato, immaginare la vita quotidiana in quel determinato contesto e questa lettura ha soddisfatto a pieno la mia curiosità. 
Manuela Raffa parte da un fatto storico noto a tutti per essere stato narrato da Dante nella sua Divina Commedia, e cioè l'amore fedifrago tra Francesca da Rimini (nata da Polenta) e Paolo Malatesta, suo cognato, cercando di andare in profondità nei sentimenti dei vari protagonisti, costruendo una narrazione assolutamente verosimile oltre che appassionante e coinvolgente.
Siamo alla fine del 1300, l'epoca delle lotte tra guelfi e ghibellini, delle guerre tra famiglie per aggiudicasi la sovranità di un territorio, un periodo storico in cui i matrimoni venivano combinati per consolidare alleanze, spartirsi le proprietà, motivo per cui i tradimenti erano all'ordine del giorno e  nelle famiglie che detenevano il potere, spesso tollerati da ambo le parti. 
Il grande pregio di questo romanzo, a mio avviso, sta nell'abilità dell'autrice di descrivere le emozioni e i sentimenti dei vari personaggi, riuscendo a fare entrare il lettore in empatia con ognuno di loro, anche con quei personaggi che appaiono in misura minore.
Durante la lettura sono tornata bambina, provando il puro amore filiale nel racconto del rapporto tra Francesca e il padre, un uomo totalmente innamorato della figlia, tanto da non badare alle convenzioni del tempo e permettendo alla sua brillante figlia di imparare a leggere e portarle nuovi libri dai suoi viaggi, nuove avventure nelle quali immergersi. 
Con Francesca ho vissuto la nascita di un sentimento forte, inaspettato, totalizzante, per un uomo che la comprendeva e la considerava sua pari, a dispetto della consuetudine che poneva la donna molto al di sotto nella considerazione sociale; ho vissuto la felicità assoluta nel sapersi ricambiata, la disperazione nel doversi sottomettere ad un matrimonio con un uomo rozzo e storpio, che nulla aveva a che spartire con lei. Sono poi sprofondata nel buco nero della depressione quando la sua storia d'amore sembrava non poter avere un seguito e la rinascita della speranza quando sia lei che Paolo si arrendono alla forza del loro sentimento.
Allo stesso modo ho vissuto i tentennamenti di Paolo, i suoi rimorsi, il suo struggimento nel rinunciare ad un sentimento che avrebbe distrutto una famiglia intera, e la gioia nel capitolare pur temendo  i possibili scenari.
Ma la parte decisamente meglio riuscita e più coinvolgente è la voce di Giovanni Malatesta, al quale viene affidata l'apertura di ogni capitolo. A distanza di quasi vent'anni dagli accadimenti che hanno portato al tragico epilogo che tutti conosciamo, attraverso le sue parole vivremo l'amore non corrisposto di Giovanni per la bellissima Francesca, il suo sentirsi inadeguato, i suoi tentativi di assecondare la sua sposa per poterla in qualche modo conquistare, la sua smisurata gelosia verso una donna che al pari di un oggetto prezioso era diventata una sua proprietà da difendere a tutti i costi. Se il tradimento della donna che doveva essere solo sua era già un pensiero inaccettabile, a Giovanni è toccato fare i conti anche con il tradimento di un fratello che amava, del quale si fidava e al quale si affidava sia in famiglia che per le questioni politiche. Un doppio tradimento che avrebbe fatto crollare il più saldo degli uomini, a maggior ragione un uomo che aveva sempre sofferto l'inadeguatezza nei confronti di un fratello bello e brillante e di una sposa ambita da ogni uomo. Manuela Raffa riesce ad entrare così in profondità nel dualismo dei suoi sentimenti da riuscire a far provare al lettore una profonda compassione per una vicenda tanto tormentata.
Un romanzo che consiglio vivamente a tutti gli appassionati del genere, sia per la caratterizzazione dei personaggi che per la ricostruzione del periodo storico nel quale la vicenda si svolge.


Vi lascio il calendario delle recensioni per il mese di novembre e vi do appuntamento al prossimo mese con questa bella rubrica.


Commenti

  1. Bella recensione, e il libro sembra proprio splendido!

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  2. In libreria da anni. Mi hai ricordato perché rispolverarlo in fretta!

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  3. ha ragione Lisse, recensione splendida. quasi quasi mi viene voglia di leggerlo sto romanzo.

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  4. che bella recensione Bacci, mi hai quasi tentata

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  5. Libro molto bello anche se ho odiato la protagonista :D

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  6. Bellissima recensione Bacci! Anche a me il libro è piaciuto molto, per gli stessi motivi che hai sottolineato tu! Aspettiamo che l'autrice ne scriva un altro!

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    1. Ha decisamente uno stile che apprezzo, quindi non ci resta che attendere :)

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  7. bella recensione. E' in wish list da tempo e penso proprio che sarà una delle mie prossime letture.

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  8. Mi è venuta voglia di leggerlo… Una recensione così è poesia...

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    1. Mi fai emozionare...sono felice di essere riuscita a trasmettere la bellezza di questa lettura e di averti invogliata. Un bacio

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