Premio Bancarella...la parola ai librai. La libreria Al Segno di Pordenone



"In qualità di #bancarellablogger oggi ho il piacere di proporvi un'intervista a Mauro Danelli libraio della Libreria Al Segno di Pordenone. In questo caso non è solo un piacere, ma un onore perchè La libreria Al Segno è la mia libreria d'elezione da sempre. E' da più di vent'anni che mi reco da Mauro, che è l'anima di questo magico posto, a cercare libri e consigli: ho avuto il periodo vittoriano, femminista, minimalista, post minimalista, classico, chick-lit, giallo e la meta è sempre stata la stessa. Per me non è una libreria, ma un pezzo del mio vissuto, un porto sicuro, un appuntamento imprescindibile. Non potranno mai esserci siti online che possano farmi rinunciare al piacere di andare in libreria e in questa libreria in particolare. E il rituale da oltre vent'anni è sempre il medesimo, ossia "Ciao Mauro, che ne dici dell'ultimo libro di...?". Leggendo l'intervista capirete che Mauro è un libraio della vecchia scuola per il quale la "vera libreria è ancora un posto dove si lavora con i libri in quanto portatori di contenuti culturali e dove il libraio si sforza di portare avanti un discorso civile con i suoi interlocutori". Io sottoscrivo in pieno il suo pensiero e lo metto in pratica, allo stesso modo, anche in biblioteca.
Non proseguo oltre nella mia dichiarazione d'amore, per non risultare stucchevole, e passo direttamente alle domande e soprattutto alle risposte.



I lettori che frequentano la sua libreria, arrivano con delle idee ben precise su cosa acquistare o tendono a farsi consigliare?
Per quanto riguarda le novità da scegliere o i regali da fare c'è molta propensione a farsi consigliare. La nostra rimane comunque anche libreria di servizio, pronta a fornire o procurare in tempi brevi quanto necessario al cliente, che, in questi casi, generalmente sa già cosa vuole.
Con quale criterio scegliete i libri da esporre in vetrina?
In vetrina esponiamo le novità che arrivano settimanalmente: visto il ritmo incessante con cui escono il ricambio è abbastanza continuo e lo spazio viene dedicato tanto alla narrativa quanto alla saggistica. Abbiamo in previsione l'allestimento di una vetrina a tema, dedicata di volta in volta ad un editore oppure ad un argomento specifico.

Come combattete la crisi delle vendite, la concorrenza della grandi catene e dei siti di vendita on-line? Quali iniziative propone la sua libreria per fidelizzare i clienti? (ad es.: tessere punti, sconti, incontri con gli autori, club lettura, ecc.)
La crisi sembra essersi momentaneamente calmata: questo non vuol dire che ci sia una reale ripresa (probabilmente non è neppure prevedibile in tempi brevi e forse neppure medi o lunghi, sic!) e soprattutto si fa sempre più inesorabile la concorrenza dell'e-commerce (naturalmente con in testa amazon che sta diventando pressochè per tutti gli editori il primo cliente, sic!) e poi delle librerie di catena, il tutto naturalmente sottoponendoci ad una concorrenza ''sleale'' nel senso che si tratta di mettere a confronto diretto i proletari (librerie indipendenti) con i capitalisti (grandi editori) con mezzi evidentemente ben diversi (sic!).

(la libreria Al Segno ha anche un bellissima sezione ragazzi, la cui fata madrina è la libraia Elisa)

Cosa spinge un lettore a scegliere, oggi, una libreria indipendente?
La fidelizzazione dei nostri clienti viene affidata prima di tutto alla qualità del servizio e della consulenza, cercando di salvare il più possibile il livello di professionalità di un mestiere che tenderebbe a scomparire o comunque a non godere, anche da parte degli operatori editoriali, l'importanza di altri tempi (ad esempio quelli, i primi anni, in cui io ho cominciato a lavorare nel settore); poi applichiamo una politica di sconti abbastanza importante, prevedendo uno sconto di base a favore di tutti e una scheda sconto che va a premiare i clienti più generosi; abbiamo in previsione la formazione di un club di lettura; non prestiamo particolare attenzione agli incontri con gli autori, in quanto la nostra città è già fin troppo piena di istituzioni e gruppi che se ne occupano.
La scelta di una libreria indipendente rimane legata certamente a un rapporto amichevole con il luogo e le persone che vi operano, in contrasto con la diffusione di spazi caratterizzati da omologazione e anonimato; naturalmente conta poi tutto quello che abbiamo sottolineato in precedenza (servizio, professionalità, serietà, scelte e politiche di vendita…).

Qual è il “libro Bancarella” che le è rimasto nel cuore (vincitore o partecipante)? 
Paco Ignacio Taibo, Senza perdere la tenerezza (Vincitore del premio nel 1998)


Cosa pensa dei blog letterari? Li segue?
I blog letterari sono senz'altro strumenti democratici, utili e interessanti, per parlare di libri: bisogna però fare attenzione alla presenza di figure preposte a pilotarli, con possibili strumentalizzazioni; in futuro, se i librai non ci saranno più (sic!), i blog potrebbero sostituirli in quella funzione di consulenza che ancora rimane loro prerogativa: sta e starà ai lettori stabilire la cosa più giusta.
Personalmente non seguo alcun blog letterario per ''semplice mancanza di tempo'' (devo dire che mi preoccupa anche il fatto che questo strumento democratico possa diventare, se già non lo è, iperdemocratico, nel senso di lasciare libero spazio e sfogo a tutti e a tutto, a volte anche oltrepassando i limiti dell'umano rispetto).

Ci consigli un libro, quello che a suo parere è il libro del 2017 e poi ci sveli invece quale libro hanno eletto i frequentatori della sua libreria.
Con tutti i libri usciti anche quest'anno è un po' difficile sceglierne uno in particolare: comunque, possiamo citare ''Sotto una stella crudele'' di Heda Margolius Kovaly pubblicato da Adelphi (ma ce ne sarebbero anche altri!).
Per quanto riguarda il libro di elezione direi senz'altro ''Io non mi chiamo Miriam'' di Majgull Axelsson pubblicato da Iperborea.

Ringrazio Mauro per la disponibilità e saluto tutto lo staff della Libreria Al Segno.
Questa è l'ultimo post riguardante il premio Bancarella che io e Stefi pubblichiamo prima della proclamazione del vincitore 2017. Domani partiremo alla volta di Pontremoli, dove assisteremo all'emozionante fase finale e dire che non stiamo nella pelle è riduttivo!
Se voi aveste in programma una visita a Pordenone (magari in occasione del prossimo festival PordenoneLegge) non occorre che vi ripeta dove potete trovare una libreria speciale!
Per quanto riguarda noi e la nostra avventura da #bancarellablogger vi diamo appuntamento alla prossima settimana, quando vi racconteremo come si sarà conclusa la nostra fantastica esperienza (sempre che riusciremo a sopravvivere ad una dose massiccia di adrenalina!)



















Commenti

  1. sembra una bellissima libreria!
    ed anche l'intervista è davvero interessante. nel frattempo segno i titoli elencati ;)

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  2. Ciao Due Lettrici,
    ho letto con piacere la Vs intervista a questa libreria storica di PN.
    Ma anche con un po' di tristezza e di condiviso timore.
    Non parlo del servizio che è ottimo, ma nonostante gli sconti, per un forte lettore le librerie "capitaliste" sono un must x poter acquistare tanti libri, senza dover spendere una fortuna.
    Biblioteche, e-book, libri di 2a mano e catene sono (tranne le biblio, chiaro!), un male indispensabile.
    Appoggio in pieno con un senso di presagio negativo (o meglio, di cupo riscontro) il discorso che il Sig. Mauro ha fatto in merito ai blog che parlano di libri.

    Ciò detto, Vi auguro un proficuo weekend, con spero divertimento assicurato.
    Vi invidio tanto per l'incontro con lo scrittore coreano e spero di vedere da voi molte foto e... video?

    Buon fine settimana!!!!!, Marina

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