Anna sta mentendo - Federico Baccomo

TRAMA
Riccardo Merisio è tornato a sorridere. Un nuovo lavoro e una nuova ragazza hanno cancellato le ombre di un periodo difficile. Ma una sera, mentre sta chattando con Anna, la collega con cui ha da poco intrecciato una relazione, un insolito annuncio invade lo schermo del suo telefonino. Si tratta dell'invito a scaricare un'applicazione dal curioso nome di WhatsTrue. Anzi, più che un invito pare un obbligo, visto che ogni tentativo di impedirne il download si rivela inutile. Da questo momento iniziano ad accadere strane cose: sempre più spesso, i messaggi di Anna sono accompagnati da una scritta sinistra: "Anna sta mentendo...". Uno scherzo, una trovata pubblicitaria, o un sistema effettivamente in grado di svelare le bugie dell'interlocutore? Ogni giorno più turbato e diffidente, Riccardo finisce per cedere al fascino della misteriosa app che comincia a impossessarsi dei suoi pensieri e ad amplificare le sue paranoie, trascinandolo in un gioco psicologico di tensione crescente in cui cadono i confini tra verità e menzogna, tra realtà e fantasia. Federico Baccomo mette in scena il racconto sfrenato di un mondo inquietante e seducente in cui si riflettono le complessità della mente umana e dove ogni uomo è insieme impostore e ingannato.
Titolo: Anna sta mentendo
Autore: Federico Baccomo
Editore: Giunti 
N.pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2017
ISBN: 978-8809833302
Di questo libro mi ha attratta prima di tutto la copertina: pulita, essenziale, con pochi tratti dà l'idea di quello che è il succo del libro, una donna che si fa riconoscere ma non conoscere. Leggendo la sinossi ho capito di aver di fronte una storia intrigante.
Questo romanzo punta il dito su una delle debolezze ancestrali dell'animo umano, la necessità di non dire sempre tutta la verità o di darne un'interpretazione molto personale, e affianca a questa debolezza una dipendenza molto attuale, l'uso del cellulare.
Scagli la prima pietra (piano, però) chi non va in crisi ed inizia a vagare come un assetato nel deserto quando non trova il cellulare (ok, potete smettere di tirare sassolini). Ormai questo dispositivo è diventato uno strumento necessario nelle nostre vite, oltre che molto utile per tenere in contatto le persone anche a chilometri di distanza, ma spesso è causa di grossi problemi.
Provate a pensare cosa può causare l'invio di un messaggio al destinatario sbagliato. Ora immaginate di scrivere un messaggio Whatsapp ad una persona alla quale tenete molto, immaginate di vedere la classica doppia spunta blu, e pensate all'ansia che vi assale quando vedete lampeggiare per lunghi minuti "sta scrivendo... sta scrivendo..."  e alla fine compare una faccina o un laconico "OK". In quel momento la vostra testolina elabora i peggiori scenari. "chissà cosa stava scrivendo, magari mi deve dire qualcosa di grave ma non ne ha il coraggio..." (oltre alle millemila parolacce che non riuscite a trattenere). Magari quel povero cristiano si era appena svegliato e non vedeva neanche cosa stava scrivendo... Ora immaginate se anziché "sta scrivendo..."  apparisse "sta mentendo..." 
Questo è quello che succede a Riccardo, il protagonista del romanzo: un'applicazione, "What's true", installata un po' per gioco e un po' per sfinimento, lo conduce in un labirinto di piccole e grandi bugie.
Baccomo, con uno stile asciutto e chirurgico ci conduce all'interno dei meccanismi della mente umana nel momento in cui le viene tolta la possibilità di credere senza verificare.
Con un ritmo da thriller psicologico ci racconta una storia di sospetti generati non da comportamenti, ma da un'app, alternando gli ambienti asettici e impersonali della ditta nella quale Riccardo lavora, alla sensazione di "casa" che si percepisce quando Riccardo va in visita dalla madre. L'abilità di Baccomo sta proprio nel passare da un clima di distacco quando si parla dell'ambiente lavorativo, ad un clima di tenerezza e dolore quando Riccardo si occupa della madre vedova e depressa.
Non ho, ahimè, apprezzato il finale: oltre ad averlo trovato abbastanza prevedibile, mi ha lasciato una sorta di senso di sospensione, di incompletezza. Molte domande che scaturivano nel prosieguo della storia, non hanno trovato risposta e questa cosa mi ha un po' infastidita.
Nel complesso un'idea molto originale e ben sviluppata che consiglio come lettura sotto l'ombrellone, a patto che non vogliate sapere troppo di come sono andate realmente le cose.
Buona  lettura,
 

Commenti

  1. Ciao Stefi! Ho appuntato il titolo qualche tempo fa, un po' per la copertina e un po' per il nome della protagonista femminile. Ora, il romanzo lo leggerò comunque ma, avendoti letta, so anche che non dovrò aspettarmi un finale col botto né tutte le risposte del caso :) Ti farò sapere!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il tomanzo in sè merita, il fnale a me ha lasciato un po' insoddisfatta ma, a onor del vero, calza con lo stile. Magari a te piace 😉

      Elimina
  2. Io adesso che ci faccio con tutta questa scorta di sassolini?

    RispondiElimina
  3. Ciao Stefania,
    mi aveva incuriosita molto la trama...
    Ora però dopo la tua recensione, penso lo lascerò in stand-by per un bel po'!
    Grazie per averlo letto, ben recensito e poi servito su un vassoio d'argento.
    Ciao!, Marina

    RispondiElimina
  4. Ciao Stefy! Non so perché ma questa lettura non mi attira per niente! A volta ho timore di imbattermi in trame "troppo" moderne, ho come la sensazione che possano essere banali! Non so... ho molti dubbi su questa storia! Grazie per averne parlato e scandagliato le tue impressioni. Un bacio Rosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo romanzo sicuramente affronta temi "moderni" sia in riferimento ai messaggi whatsapp che al tipo di lavoro svolto nella ditta di Riccardo, ma c'è ampio spazio anche per temi universali come gli affetti familiari, le relazioni e la fiducia.
      Grazie a te, bacio

      Elimina

Posta un commento