Gli innocenti - Paola Calvetti

TRAMA
Jacopo e Dasha sono in scena per il Doppio concerto per violino e violoncello di Brahms che, pagina dopo pagina, è l'occasione per rivivere i passi della loro storia d'amore. Dopo una lunga assenza, Jacopo torna a Firenze, all'Istituto degli Innocenti, il luogo eletto che lo ha accolto quando venne abbandonato da una madre rimasta nell'ombra, la cui identità è diventata negli anni la sua claustrofobica ossessione. «Come posso scoprire la mia storia se non so da dove vengo?» si chiede. Adottato da una famiglia troppo fragile e gravato di aspettative insostenibili, Jacopo è stato privato della spensieratezza dell'infanzia. A salvarlo è stato un piccolo violino, l'ancora alla quale assicurare i desideri e i sogni. Perché, se la felicità è un talento, Jacopo riesce ad avvicinarla solo stringendo fra le braccia lo strumento. Ma non sempre l'amore salva. Non se nell'amore pulsano, insistenti, vecchie ferite. Dasha, nata in un piccolo paese in Albania, è cresciuta circondata da un amore che Jacopo non conosce. Grazie a un padre devoto e illuminato, ha potuto frequentare il Conservatorio di Tirana, dove ha incontrato il violoncello, destinato a diventare il suo unico amico. Fuggita dal porto di Durazzo, dopo la rovinosa caduta del regime, è sbarcata a Brindisi il 7 marzo del 1991, insieme a migliaia di profughi. Anche le sue radici sono state recise, ma la musica ha compiuto il miracolo di preservare dal dolore il suo animo delicato e forte. Eppure nemmeno Dasha, che ora suona di nuovo accanto a lui, è riuscita a distogliere Jacopo dalla ricerca di un passato che ha il potere di avvelenare il presente, rendendo orfani i due amanti di un futuro possibile. Dove ad aspettarli, forse, c'è un bambino. Nel corso dell'esecuzione del Doppio di Brahms accadrà qualcosa di totalmente imprevisto. La musica si fa eco dell'amore e di una sconvolgente rivelazione. 


Il Doppio concerto per violino e violoncello di Brahms è la base sulla quale si snoda questa storia: è il concerto che ha fatto incontrare Jacopo e Dasha, che li ha accompagnati per i cinque anni, sei mesi e novanta giorni che le loro vite hanno condiviso, e che li ha fatti ritrovare dopo i tre mesi, una settimana e cinque giorni che hanno vissuto separati.
Brahms compone il concerto della Riconciliazione e Paola Calvetti lo traduce in parole, raccontandoci le loro storie.

Jacopo, il violino. 
Abbandonato in fasce all'Istituto degli Innocenti, l'orfanotrofio di Firenze che negli anni ha accolto migliaia di orfani, e adottato all'età di sei anni per curare il male di vivere di una donna che non riesce a diventare madre; ma non sempre i mali si possono curare e a Jacopo tocca in sorte un nuovo abbandono. In lui cresce quel senso di inadeguatezza germogliato tanti anni prima, che gli impedisce di aprirsi agli altri e di vivere pienamente. La vita, che tanto gli ha tolto, gli fa però anche un gran regalo il giorno in cui gli mette tra le braccia un violino: la musica dà voce al suo mondo interiore, senza più bisogno di trovare le parole.

Dasha, il violoncello.
Cresciuta in Albania in una famiglia dove l'amore non manca, sogna di diventare una pianista famosa, fino a quando entra in Conservatorio e le viene "imposto" il violoncello: un amore che credeva impossibile si rivelerà salvifico. Quando incontra Fatmiu che la chiede in sposa e la convince a fuggire in Italia dopo la caduta del Regime, Dasha si imbarca su un peschereccio abbracciata al suo violoncello e quando sbarca sulla costa brindisina è ancora stretta in quell'abbraccio.
Neanche a Dasha la vita ha regalato molte gioie, ma lei, a differenza di Jacopo, sa godere delle piccole cose.

Quando Jacopo e Dasha si incontrano, si riconoscono, si rivelano l'uno all'altra.

"Era come se con lui ci fosse un legame preesistente, eravamo già l'uno la verità  dell'altro, ciascuno a suo modo un miracolato."

Le loro esistenze si fondono, ma entrambi trattengono un pezzettino di sè, quello più doloroso, e lo celano alla vista dell'altro e quando la vita li mette di fronte ad una nuova prova da affrontare insieme avranno un solo modo per superarla: aprirsi completamente e condividere i demoni che custodiscono dentro di loro.
Ancora una volta la musica li salverà.

Un romanzo che parla di amore e di riconciliazione: tra un uomo e una donna, tra genitori e figli, amore per la musica e riconciliazione con la vita.
Un ritmo narrativo che va in crescendo proprio come un concerto, fino all'apice in cui tutte le note tacciono e lasciano al silenzio il compito di farci assaporare tutte le emozioni provate.
Un romanzo che vi consiglio vivamente di leggere, con un'accortezza: prendetevi il tempo per gustarlo tutto di un fiato, magari con il concerto di Brahms in sottofondo.
Ringrazio Mondadori per avermi omaggiata della copia digitale.




Commenti

  1. Bello, particolare, intenso, ce lo siamo già dette! Un bacio.

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  2. Deve essere proprio bello questo romanzo. Devo essere sincera lo avevo adocchiato ma non mi convinceva... e invece sono felice di essermi sbagliata! Lo segno, oltre alla storia mi piace l'intreccio con la musica! Grazie per avermi fatto cambiare idea! Un bacio e buona giornata!

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    1. E io sono felice di averti fatto cambiare idea!
      Grazie per la fiducia e una buona giornata a te ;)

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  3. Lo avevo notato grazie a Tessa, mi confermi nella decisione di leggerlo, prima o poi 😊

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    1. Leggilo, Cecilia. E' breve, lo leggi in un soffio, ma regala tanto.

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  4. Tu sai e io mi porto ancora dentro un gran magone!

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    1. Le coincidenze con il tuo vissuto sono veramente sorprendenti. E se in certi passaggi è venuto il magone a me, posso solo immaginare come abbia colpito te!

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  5. Una recensione molto molto bella. Un libro che sto leggendo e che mi sta regalando emozioni forti, anche se sussurrate. Adesso non mi resta che finirlo.

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    1. Grazie Baba!
      E' vero, questo libro sussurra emozioni. Passerò a leggerti quando l'avrai finito. Bacio

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  6. Ciao Stefy! Che recensione stupenda hai scritto! Questo libro non l'avevo proprio preso in considerazione, ma ora devo ricredermi: merita un'opportunità! ;)

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    1. Grazie mille Jasmine!
      Questo libro merita sicuramente un'opportunità.

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  7. Ma buongiorno cara Stè! Dispensatrice di buoni consigli! Come il tuo di Floris molto gradito al mio gruppo di lettura dove ci sono molte insegnanti e figure che lavorano con i bambini e ragazzi. Questo romanzo della Calvetti mi era sfuggito, lo annoto per più in là, i romanzi preferisco gustarmeli quando nessuno ne parla più :-)

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    1. Ma grazie Cuore! Sono felice che Floris abbia riscontrato l'interesse del tuo gruppo di lettura; per quanto riguarda questo romanzo, sono certa che toccherà la tua sensibilità ;)

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  8. Avevo già letto la recensione di Tessa, credo che sia un libro che possa piacermi per la sua delicatezza e le parole non dette.
    Abbracci

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    1. Ciao Nunzia, penso proprio che possa incontrare il tuo favore ;)
      Baci

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  9. Dopo parole così, e dopo aver amato Olivia, non potevo non segnarlo. Ovviamente. Bacio!

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