La felicità è una storia semplice - Lorenza Gentile

Trama: Vito Baiocchi è al verde, ha perso il lavoro, non ha una fidanzata e vive da solo con un'iguana di nome Calipso. Eppure il peggio deve ancora venire: la sua dispotica nonna ha bisogno di lui. Nemmeno con la corda al collo, ormai deciso a farla finita, Vito Baiocchi riesce a sottrarsi all'autorità della terribile nonna. Come sente il cellulare che squilla, si sfila il cappio e risponde. La vecchia pretende di essere accompagnata fino in Sicilia, il luogo dove è nata e che ha dovuto abbandonare molti anni prima. Lui non sa dire di no e parte con lei per un viaggio interminabile. Tra incontri buffi e situazioni tragicomiche, i due si confessano insospettabili segreti, mentre niente va come dovrebbe. Ma quando tutto sembra perduto, Baiocchi capisce che deve prendere in mano la propria vita e sforzarsi di credere nella felicità.
Titolo: La felicità è una storia semplice
Autore: Lorenza Gentile
Casa Editrice: Einaudi
Anno Pubblicazione: 2017
Pagine: 210


Questo libro mi ha chiamata dalla vetrina di una libreria con una semplice combinazione di titolo, copertina e cognome dell'autrice. Associazioni di idee, il pensiero che la felicità possa appartenere anche agli animi gentili e timidi. Quello che poi ho trovato al suo interno è stato all'altezza delle mie aspettative: una nonna bisbetica (ma non troppo), un nipote inetto (ma non troppo) e un viaggio in più tappe, che mi ha fatto girare l'Italia. Il viaggio al centro di un libro mi affascina perché in viaggio portiamo noi stessi, le nostre fragilità e ci mettiamo alla prova, senza il conforto di un rifugio. Viaggiando si scopre sempre qualcosa, non fosse altro il piacere di avere invece delle radici.
Vito, il protagonista, all'inizio ci viene presentato in una situazione disperata: solo a Londra, senza lavoro e senza amici (esclusa un'iguana) è in procinto di compiere un atto senza ritorno. In modo delicato però, composto, senza voler disturbare. Mi ha ricordato la protagonista del libro della Flagg "Miss Alabama e la casa dei sogni" che si voleva suicidare, ma senza creare disagio a nessuno, con le bollette pagate e la casa in ordine. Sono suicidi ipotetici che strappano al lettore un sorriso, perché svelano il lato assurdo della vita che ci addomestica a tal punto che non siamo liberi dalle sue regole neppure se minacciamo di abbandonarla.
Basterà una telefonata della nonna che lo richiama in Italia e Vito partirà, accantonando i cupi propositi. Perché la nonna l'ha cresciuto e le sue richieste non vanno eluse.
E via...da Milano a Firenze, da Roma ad Assisi, poi verso Palermo deviando per Napoli e poi infine a Gibellina verso un finale dolceamaro. Nel tempo di un viaggio Vito è maturato, si è confrontato con gli altri, è andato a ritroso nel tempo, per poter andare avanti. Il tutto narrato con un umorismo lieve e tenero: il protagonista sembra in balia degli eventi, sempre troppo educato per sgomitare e farsi spazio nella vita, nonostante le sue indubbie capacità. Mi ha regalato sorrisi, mi sono riconosciuta in molte situazioni, nella fatica di ogni giorno di dover puntualizzare e sgomitare. Eppure la felicità è una cosa semplice, in serbo anche per le persone come Vito. Basta saper cogliere il momento e con il cuore che batte a mille farsi avanti, anche timidamente.
Un libro gradevole, una storia che scorre fluida, lascia una speranza e getta un piccolo seme di ottimismo.
"- Ognuno viaggia con la propria storia, stretta dentro di sé. Pensa di essere unico. E' giusto. La vita è nostra, siamo noi i protagonisti. Ma poi ci sono tante altre vite che si intrecciano, tanti protagonisti di altre storie...L'unico modo per incontrarsi è lasciare che l'altro entri dentro la nostra vita, che la modifichi."


Commenti

  1. Ciao! Questo romanzo mi ha incuriosito con l'iguana di nome Calipso e mi ha convinto con la nonna! Dev'essere molto carino :-)

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  2. L'ho adocchiato anch'io in libreria ma, al momento, non è tempo per queste storie. Lo segno, in futuro chissà ;)

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  3. M'ispira molto, e poi che bel titolo. :)

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    1. Una storia lieve. Non proprio il tipo di romanzo in cui il dolore ti taglia con il rasoio, per intenderci.

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  4. Bello il titolo e simpatica la copertina, penso di fare un tentativo (leggendo solo la sinossi lo avevo scartato). Bacio.

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  5. Il mix titolo e copertina ha attirato pure me e dalla tua recensione mi son convinta ancor di più!

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