L'arminuta - Donatella di Pietrantonio

Trama: Ci sono romanzi che toccano corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L'Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto - una casa confortevole, le amiche piú care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo.
 
Titolo: L'arminuta
Autore: Donatella di Pietrantonio
Casa Editrice: Einaudi
Anno pubblicazione: 2017
Pagine: 162
 
Lo anticipo subito perché non ho dubbi: questo libro è un piccolo capolavoro. Quando Roberta alias La libreria di Tessa me lo ha segnalato ho intuito di doverlo leggere ed effettivamente poi l'ho letto in una manciata di ore e ad ogni pagina avevo nuove conferme ed ero presa da quella sensazione strana che mi assale quando ho la certezza di aver scoperto (anche se con un piccolo aiuto) qualcosa di bello, di avere tra le mani un libro di grande valore.
Dopo un breve confronto con Tessa abbiamo deciso di utilizzarlo per nostra recensione doppia, perchè è un romanzo che ci vede concordi, senza riserve.
La storia si apre con la protagonista che viene riconsegnata alla famiglia biologica dopo aver trascorso i primi tredici anni della sua vita con quelli che credeva i suoi genitori. Riconsegnata come un pacco postale: spaesata e diversa all'interno di una famiglia numerosa, povera, dove tutti i fratelli (maschi e femmine) dormono nella stessa stanza, senza privacy, senza pudore. Il lettore sente un groppo in gola e si chiede  perché. Forse la madre "adottiva" si è ammalata? Come ha potuto la madre naturale cederla in quel modo e poi riprenderla, ma come se fosse un'estranea?

"Ripetevo piano la parola mamma cento volte, finchè perdeva ogni senso ed era solo una ginnastica delle labbra. Restavo orfana di due madri viventi. Una mi aveva ceduta con il suo latte ancora sulla lingua, l'altra mi aveva restituita a tredici anni."


La vita per l'arminuta, la ritornata continua in un mondo che non riconosce, duro e difficile, dopo che per anni è stata la figlia unica e coccolata di una madre amorosa, una madre che è ancora  presente da lontano, che invia regali e vestiti, ma che non vuole o non può avere un contatto diretto con lei. E la vita procede: i giorni si sommano uno all'altro, e si deve vivere e si deve andare avanti, mentre nuovi rapporti nascono, nuovi legami si creano; con Adriana la sorella più piccola e con Vincenzo, il fratello più grande, che non riconoscendola nell'intimo come sorella la sente invece visceralmente come donna.
Non posso dire di più: il libro deve essere letto e vissuto, mentre la storia si snoda e sviluppa in modi inaspettati e dolorosi. Una scrittura asciutta ed essenziale, non una parola in più non una in meno di quello che sarebbe necessario. Nitida, come se le parole venissero incontro all'occhio del lettore e si imprimessero più nel cuore che nella retina.
Ambientato in una località italiana non ben definita (Abruzzo?), in un periodo temporale che potrebbe essere quello della mia infanzia (fine anni Settanta?) questo libro sembra ci sia sempre stato, vicino ad alcuni classici che conosciamo,  tra la Morante e Calvino. Questo suo essere fuori dal tempo, lo rende contemporaneamente presente in ogni tempo.
Mentre termino questa mia recensione, che non è lode sperticata, ma sentita ammirazione per un romanzo che mi ha conquistato su ambedue i livelli che reputo importanti, quello della storia e quello stilistico,  non posso che ricordare l'arminuta e il meraviglioso personaggio di sua sorella Adriana.

"Mia sorella. Come un fiore improbabile, cresciuto su un piccolo grumo di terra attaccato alla roccia. Da lei ho imparato la resistenza. Ora ci somigliano di meno nei tratti, ma è lo stesso il senso che troviamo in questo essere gettate nel mondo."


Ora corro curiosa a leggere la recensione di Tessa, che potete trovare qui. Per me è un'emozione scoprire quello che può aver scritto, perché quando un libro mi è piaciuto così tanto voglio continuare a viverlo, attraverso le sensazioni che ha suscitato anche negli altri lettori. Venite insieme a me da Tessa e poi correte in biblioteca o in libreria: L'Arminuta di Donatella di Pietrantonio vi aspetta. Non la dimenticherete.










 
 
 

 

Commenti

  1. Risposte
    1. Grazie Patrizia! Il libro è stupendo, anche se molto duro. D'altra parte a volte la durezza è necessaria, se la storia narrata è molto forte.

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  2. Bellissima la tua recensione... e ho già letto anche quella di Tessa!
    Mi avete convinta... voglio leggere questo libro!

    Nuovo post sul mio blog!
    Se ti va ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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  3. Ciao Lea, che bella scoperta avete fatto! I blog "letterari" sono un'autentica miniera di consigli, ed io sono felice di farne parte...Mi segno subito il titolo, ché se è piaciuto così tanto a Tessa e a te allora sono sicura che ne vale davvero la pena :-)

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    1. Che belle parole che mi scrivi Paola! Grazie.
      Sono certa che apprezzerai questo libro.

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  4. dico anche a te quel che ho detto a Tessa ma perché leggete libri così belli? io non posso aggiungere ancora roba alla mia gia infinita lista!!!! mannaggia.
    un libro mi seppellirà!

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    1. Ma no Chicca non ti preoccupare: sui libri ci si sale sopra e ti portano in alto.
      Sul serio. ^-^

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  5. Lea ho letto già il pensiero di Tessa e leggere anche le tue belle parole mi spingono sempre più a correre in libreria e acquistarlo, magari lo consiglio al mio gruppo di letture visto anche il numero di pagine!!!

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    1. Che bella idea! Poi vengo sicuramente a scoprire se sei rimasta soddisfatta.

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  6. Te l'ho già detto ma lo ripeto, amo la tua capacità di raccontare in modo così chiaro e lineare, è stato un piacere condividere L'Arminuta con te :)

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    1. Tessa mia, le tue parole mi rendono felicissima.
      Iniziamo a pensare alla prossima lettura o ci facciamo guidare dall'istinto?
      bacio

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. L'ho segnato subito in wish list appena uscito, ora mi confermi con parole semplici ma incisive che sarà un libro che amerò. Un abbraccio, passo da Tessa.

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    1. Ciao Cuore, penso proprio che questa lettura si adatti a quelle che stai facendo ultimamente. Un libro molto, molto intenso. Di sicuro andrò alla ricerca anche degli altri romanzi di questa autrice.

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  9. Un altro libro che si aggiunge alla mia infinita lista per "colpa" tua (stavolta la colpa è condivisa con Tessa)! Bacio

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    1. Ciao Stefi,
      l'ho ordinato per la biblioteca, ma non era disponibile. Che sia già in ristampa? Ho visto che è nella top dieci dei libri più letti e ne sono proprio felice.
      Bacione

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  10. Ecco, la mia WL ringrazia, il mio portafogli meno, però segno con molto piacere!
    La tua recensione, cara Lea, mi ha proprio coinvolta! Bacio

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  11. Mi ero perso la tua recensione. Finito qualche giorno fa: bello bello, sì! :)

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  12. Attratta dagli occhi indagatori della foto di copertina, ieri alla libreria della stazione ho comprato il libro pensando di leggerlo in viaggio. Non ho fatto in tempo, l'ho divorato nel tempo di attesa del treno questa volta provvidenzialmente in ritardo.
    E' un libro stupendo che prende dalla prima all'ultima pagina e quando finisce sei felice di averlo letto e dispiaciuta che sia finito. Come tutte le cose belle da cui non vorresti mai staccarti.
    I sentimenti, descritti con parole taglienti,frasi corte e periodi brevi, arrivano diretti al cuore e si intrecciano con quelli dei protagonisti.
    Le emozioni si incontrano e questa è pura magia.

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