Il rumore della pioggia - Gigi Paoli

Trama: Sono ormai alcuni giorni che Firenze è sferzata da una pioggia battente. Il giornalista Carlo Alberto Marchi è intrappolato nella sua auto quando apprende che in un palazzo di via Maggio, la strada degli antiquari, viene trovato morto con ventitré coltellate l'anziano commesso di antichità religiose più famoso di Firenze.
Si tratta di un semplice omicidio? Le piste che si affacciano nel corso dell'indagine sono tante e mai univoche...
 
Titolo: Il rumore della pioggia
Autore: Gigi Paoli
Casa Editrice: Giunti
Anno Pubblicazione: 2016
Pagine:288
 
 
Il caso ha voluto che mentre leggevo questo libro lo stesse leggendo anche la mia amica Roberta alias La libreria di Tessa. Ok, non è stato un caso: tra amiche si parla, si suggeriscono titoli, si subiscono influenze benefiche e insomma capita spesso che poi si arrivi a leggere gli stessi libri. Solo che in questo caso Tessa lo ha terminato in pochi giorni, mentre la sottoscritta ha segnato il record 2016 per lentezza. Ovviamente ci sono periodi della vita in cui gli eventi, gli impegni, la stanchezza e altri fattori contingenti ti allontanano anche da quello che preferisci fare (leggere per l'appunto) eppure...
Eppure.
Mentre scrivo mi domando se con questo libro la mia sensibilità di lettrice abbia fatto cilecca perché nomi illustri lo hanno invece apprezzato. In particolare sono rimasta un po' stupita quando nel suo post, la Libridinosa ha raccontato che Antonio Fusco durante durante una presentazione a Cremona ha dichiarato che Il rumore della pioggia avrebbe voluto scriverlo lui. Con questo ora come mi rapporto?  Direi nell'unico modo che conosco: esprimendo la mia opinione in modo gentile, ma comunque sincero.
E infatti un buon giallo, ben scritto, con una storia che fila, ben congegnata (come dice Tessa "La storia c'è"), ma mi è mancato un riconoscimento empatico nei personaggi e anche la verve nei dialoghi. Del protagonista fino a metà storia non ricordavo precisamente il nome, mentre ero continuamente sollecitata a ricordare i nomi e i ruoli degli altri comprimari: l'Artista, il piemme Mastrantonio, il colonnello Lion e molti altri.
Carlo (il giornalista e protagonista) mi è piaciuto nel suo definirsi "Volevo essere Tutti gli uomini del presidente ed ero finito a fare Mrs. Doubtfire". E' un uomo ironico, incasinato, padre single per forza e completamente votato alla figlia, ma il suo apporto nella soluzione dell'indagine mi è parso minimo. Del colonnello Lion ho notato soprattutto la passione per gli abiti di buon taglio. E poi? Poi sono stata sommersa da nomi e soprannomi che mi hanno creato in testa un sovraffollamento.
Potrei aver frainteso e la novità di questo noir potrebbe risiedere nella frammentazione dei punti di vista che porta alla fine ad una soluzione quasi casuale, corale, di cui ognuno è responsabile in piccola parte. Ipotesi interessante (me lo scrivo da sola), ma che come lettrice mi trova tiepida. Nel giallo infatti prediligo un protagonista unico e ben definito, anche se non così "ingombrante" da far passare la storia in secondo piano. Qui c'erano tanti personaggi, ma nessuno che sia riuscito ad imporsi sugli altri, a reclamare in pieno la mia attenzione o a conquistare la mia simpatia.
Una cosa però la posso scrivere in grassetto: una vera primadonna questa storia ce l'ha eccome, solo che non è un essere vivente: è Firenze. Una Firenze insolita, grigia, bagnata da una pioggia battente e piena di segreti e di angoli nascosti, di scorci non turistici. Firenze con osterie e ristorantini che solo quelli del luogo sanno trovare. Firenze che è Firenze e per un non fiorentino rappresenta un desiderio di conquista e di scoperta. Questo aspetto del romanzo mi è piaciuto moltissimo.
Sono convinta che i prossimi romanzi avranno un protagonista meglio definito (voto per il piemme Mastranotonio) e dei dialoghi più accattivanti. La capacità dell'autore di congegnare la storia e di definirne i dettagli e la splendida ambientazione lo richiedono. 
Per concludere vi invito ad andare a leggere qui la recensione di Tessa; non l'ho ancora letta e sono curiosa, anche se grazie alle nostre conversazioni intuisco possa avere svariati punti in comune con la mia. D'altra parte abbiamo gusti letterari molto simili e soprattutto condividiamo la ricerca del giallo perfetto, che anche per questa volta è rimasta solo ...una ricerca. Strada facendo però trovo che stiamo acquisendo sempre nuove conoscenze e questo ci permette, libro dopo libro, di alzare sempre un po' di più le nostre aspettative e lascia invariato il piacere del percorso.
Voto: 3






 
 
 

Commenti

  1. Su alcuni aspetti mi hai tolto le parole dalla..penna! Sì, credo che al libro manchi un po' di verve, come dici, e forse un vero protagonista, ma c'è un bel margine di miglioramento e per noi la ricerca del giallo perfetto continua!!
    E' stata una bella esperienza, da rifare...

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    1. Cara Tessa, scegli il prossimo giallo e io ti seguo.
      :-)
      Lea

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  2. Ed ecco qui la recensione di Lea. Guarda, mi hai catturato essenzialmente quando parli degli angoli nascosti di Firenze. Io adoro questa città, vorrei andarci più spesso, e penso che potrebbe essere un ottimo modo questo per intrufolarmi nei suoi misteriosi anfratti....ahhhhh come faccio! Devo averlo!
    Paola

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    1. Se devi averlo, devi prenderlo. Io andrei volentieri a mangiare in due tre posti citati dal protagonista.
      Grazie di essere passata. Ciao da lea

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  3. Ma sai che mi incuriosisce? Magari più in là, perché ora sono sommersa...
    Baci, socia!

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  4. Eppure mi aveva colpito in libreria però non so se lo prenderò cioè mi dispiace poi non finirlo. Credo che lo metterò come opzione finale nel caso non trovassi niente di bello.

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  5. Credo che raramente ti ho visto mettere voto tre a un libro! Quando parli di troppi personaggi e soprannomi a me viene la sindrome dei malavoglia.. della serie aiuto non arrivo neanche alla pagina due! Ma è proprio vero, siamo sempre alla ricerca del giallo perfetto! Un abbraccio

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    1. Io ho invece la sindrome da cent' anni di solitudine. Mi conosci bene Lidia ;-)
      Baci Lea

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