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La randagia - Valeria Montaldi





Titolo: La randagia
Autore: Valeria Montaldi
Editore: Piemme
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 432
ISBN: 978-8856652376





TRAMA
1494. Nella vecchia casupola annidata fra i boschi di Machod, vive, sola, Britta da Johannes, una giovane, bellissima donna. Sebbene siano in molti a ricevere beneficio dai suoi rimedi erboristici, Britta suscita paura. 
La sua solitudine è alleviata dal legame, appassionato e furtivo, con il figlio del castellano. Quando un doloroso avvenimento mette fine alla loro storia d’amore, per Britta comincia una terribile discesa all’inferno. Maldicenze e calunnie si accumulano contro di lei, fino ad arrivare alle orecchie dell’inquisitore. Il giudizio finale è inappellabile: Britta è una strega e il suo destino è il rogo.

2014. È un gelido mattino di novembre quando Barbara Pallavicini, studiosa di medievistica, raggiunge le rovine del castello di Saint Jacques aux Bois. Lì troverà l’ultimo tassello della sua ricerca, l’iscrizione lasciata da una donna condannata per stregoneria. Nella penombra del sotterraneo, gli occhi di Barbara incontrano quelli spenti di un cadavere. Atterrita, chiama i carabinieri. Giovanni Randisi, maresciallo del Comando di Aosta, identifica la vittima: è una ragazza del luogo, ossessionata da storie di demoni e malefici. Le indagini, in lotta contro il tempo, diventano ancora più affannose quando si viene a sapere che la migliore amica della vittima è misteriosamente scomparsa. Perché una ragazza dedita all’occulto è stata uccisa fra le stesse mura che cinquecento anni prima avevano imprigionato una strega? E se la soluzione dell’enigma affondasse le radici proprio in quel lontano passato?

RECENSIONE
Questa lettura mi ha riportata ad ambientazioni ed atmosfere che mi sono congeniali.
Si tratta infatti di una doppia storia, una ambientata nel 1494 ed una ai giorni nostri, a capitoli alterni, e nel procedere della narrazione scopriremo i punti in comune.
La vicenda ai giorni nostri vede protagonisti un maresciallo dei carabinieri, Giovanni Randisi, scorbutico e scortese, ma poco passionale perchè io riuscissi ad affezionarmici: sarà che ormai ogni volta che incontro un esponente delle forze dell'ordine mi viene da paragonarlo a Rocco Schiavone, tanto più che il Randisi è maresciallo proprio nel comando di Aosta, ma chissà com'è, vince sempre Rocco (hihihihi).
Randisi viene chiamato sul luogo del ritrovamento del cadavere di una giovane ragazza, per quello che a primo acchito potrebbe sembrare un incidente, ma alcuni indizi fanno sospettare un omicidio. Il ritrovamento avviene per opera di Barbara Pallavicini, una ragazza che sta conducendo delle ricerche su fatti accaduti in quei luoghi durante il Medioevo. La zona del ritrovamento è stata infatti teatro di una caccia alle streghe nel 1494, e più precisamente a Britta da Johannes colpevole di vivere isolata nel bosco e curare le persone con medicamenti a base di erbe, come aveva imparato dal padre farmacista morto in circostanze oscure, ma colpevole soprattutto di amare il figlio del castellano del quale non è ovviamente ritenuta degna.
L'alternanza delle vicende nei due periodi storici dà molto movimento alla narrazione e il lettore si ritrova in un capitolo a vagare tra i boschi e frugare tra ruderi e rovine di un castello e nel capitolo successivo ad aggirarsi tra le stanze di quello stesso castello, vedendolo nel suo aspetto originario e assistendo alle vicende dei suoi abitanti.
Per quanto mi riguarda ho goduto di più la lettura della storia che si svolge nel passato, che a tratti mi ha ricordato la bellissima storia di Fiamma, di "Dentro soffia il vento" per le similitudini con il personaggio e le ambientazioni, ma anche la storia al presente è ben strutturata e molto godibile.
Alcuni piccoli episodi paranormali, sia nel passato che nel presente, danno un tocco di mistero che arricchisce la narrazione. 
La scrittura della Montaldi, molto ben curata, asciutta e scorrevole, ci fa riflettere sui temi del pregiudizio e della superstizione che sopravvivono ancora ai giorni nostri, anche se ognuno di noi fatica ad ammetterlo e tende a nasconderlo dietro motivazioni più nobili, cosa che in passato non era necessaria.
Una menzione speciale per la meravigliosa copertina che mi ha attirata fin dalla prima occhiata e che ripropone visivamente le atmosfere che si respirano nel romanzo. 
Una lettura che consiglio agli amanti dei racconti storici, delle indagini poliziesche e delle atmosfere suggestive e un po' paranormali, elementi che Valeria Montaldi è riuscita abilmente a racchiudere tutti nello stesso romanzo. 
VOTO


Commenti

  1. Mi piace, mi piacciono le doppie storie! Invogliata dalla tua descrizione e recensione, voglio leggerlo! Da quando seguo il vostro blog la mia lista cresce sempre di più ;-)
    Grazie ragazze!

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    1. Grazie a te che ci segui sempre con grande affetto e ci dai fiducia!
      Un abbraccio, Stefi

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  2. ma io adesso voglio leggerlo! Non amo particolarmente gli storici, non tutti almeno, ma ho adorato Fiamma e di solito i libri in cui si alternano due periodi temporali mi piacciono tanto. Adesso sono molto curiosa. Un bacio

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    1. Anche a me piace l'alternanza dei periodi temporali, perchè dà movimento alla narrazione. Spero possa piacerti come è piaciuto a me.
      Bacioni

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  3. Pregiudizio e superstizione... no, passo oltre, grazie. Ho la sensazione che potrei ritrovarmi tra le mani qualcosa sullo stile D'Urbano e non fa proprio per me!

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    1. Non è in stile D'Urbano, ma trattandosi di Medioevo e caccia alle streghe (anche ai tempi nostri), allegro non è.
      Diciamo che la parte storica mi è piaciuta più di quella contemporanea e dato che la Montaldi ha scritto parecchi storici, proverò a recuperare qualche altro suo libro.

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  4. Di Valeria Montaldi ho letto un po' d'anni fa "La ribelle", uno di quei libri che potrei definire un "NI". Rappresentazione storica c'è e funziona discretamente, vari i personaggi sulla scena e tutti credibili, e poi anche qui capitoli che si alternano, non per distanza temporale ma fisica. Insomma, sì però ... tirando le somme, non mi ha dato grandi emozioni. Magari questo qui potrebbe avere quel di più che mi è mancato, ma, se devo scegliere, preferisco buttarmi su Diotallevi.

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    1. Ciao Rosa, se devi scegliere tra le due ti dico anch'io vai sulla Diotallevi, c'è più passione.
      Un abbraccio

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  5. Attirata, come te dalla copertina ho segnato già da un po' questo romanzo in WL. Recensioni non ne avevo incontrate strada facendo per cui sono stata davvero felice di leggere la tua. L'alternanza tra periodo storici così lontani è il mio pane quotidiano, quello che spesso ricerco durante le mie letture per cui credo proprio che prima o poi farà un salto fuori dalla WL per finire dritto dritto sullo scaffale dei libri da leggere. Baci!

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    1. Ciao Anna!
      Se ami i salti temporali, tienilo in considerazione ;)
      Un bacio

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  6. Mi piace, mi piace molto tutto, l'atmosfera che troverò, lo stile che hai sottolineato essere asciutto e scorrevole e quel mix di paranormale e surreale che mi intriga parecchio. Come sai lo possiedo, quindi spero di inserirlo al più presto nelle mie letture. Bacio grande!

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    1. Anche Rocco mi piace parecchio eh ;-)

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    2. Eccomi ancora! Stè ho finito Non aspettare la notte, dammi il tempo di abbozzare la recensione poi passo a leggerla, non voglio farmi condizionare da nulla, ma come sai ho storto il nasino e ho parecchio da ridire al riguardo...

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    3. Ciao Cuore! Credo che La Randagia ti piacerà e magari potrà consolare la tua delusione per Valentina.
      Rocco rimane inarrivabile.
      Bacioni, Stefi

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  7. Cara Stefania, ho solo due cose da dire a proposito di questo libro:
    1) hai scritto una recensione accurata e molto bella
    2) LO VOGLIO!!!! :D :D :D
    A presto!
    Jasmine

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    1. Grazie Jasmine!
      Sei sempre carinissima e leggere i tuoi commenti è un balsamo per l'autostima!
      Spero che questo libro incontri i tuoi gusti, come è stato per me.
      Bacio, Stefi

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    2. Ma grazie!!! a me fa molto piacere passare di qui.. leggete libri che si avvicinano parecchio ai miei gusti! :)
      Un abbraccio

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